Placebo funziona nel Parkinson, disturbi ansia e colon irritabile
Risultati variano in base a colore, dose, forza, costi e...
Roma, 25 giu. - Il primo amore di Irving Kirsch,direttore associato del programma sugli studi di Placebo e docente di medicina presso la Harvard Medical School, e' l'effetto placebo, ma la potenza del falso farmaco dipende da due fattori: la tipologia di patologia che si vorra' trattare e da quale placebo verra' utilizzato.
"L'incidenza dei placebo e' davvero molto positiva nel trattamento della depressione (83%), dell'ansia (79%), della sindrome dell'intestino irritabile (73%), del Parkinson (57%) e del dolore (50%), mentre nessun effetto e' riscontrato sull'infertilita'", fa sapere il professore.
Stupisce inoltre l'effetto dei colori utilizzati dai placebo: "Il blu e' piu' efficace di un arancione o del rosso per ottenere un effetto sedativo; il rosso va bene come effetto stimolante o analgesico", aggiunge Kirsch. Ma quante pastiche servono al giorno? "Dipende dalla forza del farmaco. Ovviamente se costa di piu' funziona meglio e se invece delle capsule passiamo alle iniezioni o alla chirurgia placebo- conclude- i risultati continuano a crescere". Kirsch lo ha dimostrato citando un trial clinico sulla legatura dell'angina mammaria inventato in Italia, dove il tasso di successo e' stato piu' alto nell'intervento placebo (83%) che in quello classico (73%). Un risultato talmente forte che ha portato alla sospensione di questa pratica chirurgica.
(Wel/ Dire)
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