Roma, 18 giu. - Nel mondo il numero di persone con problemi vincolati alla salute mentale e' alto. "Dal 30% al 50% di queste persone non ricevono attenzione nei paesi ricchi. Se ci muoviamo verso i paesi meno sviluppati questa percentuale aumenta fino all'80%". Cosi' Devora Kestel, psicologa e direttore della Divisione Salute Mentale e Abuso di Sostanze dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) , intervenendo alla Conferenza stampa per presentare la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale.
Alcune delle strategie messe in campo dall'Oms puntano ad "inserire la salute mentale a livello dell'attenzione della salute in generale, della salute primaria e dei servizi in ambito comunitario. Sono modalita' di lavoro note da tanti anni in Italia- sottolinea l'esperta- ma che vanno implementate sistematicamente".
L'Oms definisce la salute uno stato completo di benessere fisico, sociale e mentale, ma questa ultima componente appare poco considerata. "Quaranta anni fa l'Italia ha messo in piedi un modello che pone invece l'attenzione sulla salute mentale ed e' un sistema invidiabile nel mondo. Un modello riproposto anche in altri paesi- rimarca Kestel- avere dati a disposizione non e' un elemento scontato per far avanzare quelle regioni che sono piu' indietro".
Nota dolente "il lavoro sui minori, che non e' cosi' avanzato come si vorrebbe. La presenza di disagi psichici negli adolescenti sta crescendo e- conclude- ci preoccupa a livello globale".
Qui e' possibile guardare la videointervista della Dire.
(Wel/ Dire)