Promossi nidi-materne comunali, genitori chiedono aiuto-sostegni
Roma, 4 giu. - Piu' servizi di sostegno psicologico nell'educazione dei figli e pediatri con orari piu' flessibili. Queste alcune delle richieste delle famiglie e dei bambini di Milano presentate durante l'evento "Linea diretta con i bambini e i ragazzi della citta'" tenuto in Sala Alessi di Palazzo Marino a chiusura del progetto "Garante Infanzia di Milano - azioni di supporto" realizzato per la Garante dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza del Comune di Milano da Terre des Hommes con i partner Istituto per la Ricerca sociale, associazione Alice, Campo teatrale. Da un'indagine condotta dall'Istituto per la Ricerca sociale con le famiglie dei bambini che frequentano gli asili e le scuole dell'infanzia del Comune di Milano, inclusi i dirigenti scolastici, e' scaturito uno scenario piuttosto positivo sull'offerta formativa nella fascia d'eta' zero-sei anni, sebbene si auspichino alcuni miglioramenti, come la diminuzione del costo degli asili e la maggior disponibilita' di posti nelle strutture educative.
Le bambine e i bambini milanesi trascorrono mediamente piu' di sette ore al giorno all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia. Gli orari del servizio, che prevedono ampie fasce di pre e post scuola, vengono ritenuti adeguati alle esigenze di vita e lavoro delle famiglie, a fronte invece di una necessita' di maggiore flessibilita' degli orari dei servizi pubblici sanitari, compresi quelli pediatrici. Cio' che manca ai genitori e' un adeguato supporto alla genitorialita' da parte dei servizi sociali territoriali che andrebbero potenziati, prevedendo, per esempio un servizio di quartiere a cui rivolgersi prima e dopo la nascita del proprio figlio, oppure un sostegno alla propria funzione educativa attraverso un supporto psico-pedagogico individuale per fronteggiare le situazioni di difficolta'.
Nel quadro del progetto, nel 2018 sono stati ascoltati 1.350 bambini e ragazzi e contattati 21 strutture per l'infanzia, dalle scuole primarie alle secondarie di secondo grado, e 900 famiglie. I ragazzi, in particolare, sono stati anche coinvolti in un confronto aperto e diretto su temi delicati, utili a rafforzare la loro capacita' di prevenire e proteggersi da fenomeni quali: maltrattamento sui minori, violenza e discriminazioni di genere, bullismo, cyberbullismo e sexting.
"Si tratta di un lavoro di ascolto e di analisi accurato e prezioso- commenta il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertole'- un utile strumento a disposizione dell'amministrazione, per quanto riguarda le istanze emerse nei confronti con i genitori, e di chi, come la Garante dell'infanzia o gli operatori dei servizi, svolge un compito per nulla semplice e importante, quello di comprendere la maniera piu' efficace per aiutare bambini e ragazzi ad affrontare fenomeni che possono condizionare fortemente il loro sviluppo". Da parte sua, Caruso rileva la presenza di "numerosissime iniziative che si occupano della fragilita' di bambini e ragazzi", riscontrando una "disomogeneita' delle offerte nei vari Municipi".
Questo progetto, continua Caruso, "nasce per facilitare l'accesso ai servizi e le opportunita' che ogni ragazzo dovrebbe avere, a prescindere dalle sue condizioni familiari e sociali e dal Municipio di competenza. Sapere di avere dei diritti, rende piu' forte la richiesta e la pretesa di vederli soddisfatti".
(Wel/ Dire)