CNOP: 6 AREE INTERVENTO E 53% INSEGNANTI CON STRESS LAVORO CORRELATO
Bologna, 4 giu. - Sbarca al 75esimo congresso di pediatria a Bologna il libro bianco sul ruolo dello psicologo nella scuola. "Insieme ad Alberto Villani, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), abbiamo stilato con il ministro Bussetti un protocollo di intesa tra il Miur, il Cnop e la Sip per condividere dei percorsi comuni. Il libro bianco e' una traccia degli interventi che gli psicologi possono effettuare a scuola sulla base dei bisogni che sono stati catalogati e classificati. Riteniamo che oggi la situazione scolastica rappresenti sei grandi aree di intervento". Lo annuncia alla Dire Fulvio Giardina, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.
"Il bullismo deve essere controllato e guidato senza delegare al solo insegnante questa responsabilita'- prosegue Giardina- parliamo anche dei Bisogni educativi speciali (Bes), la scuola si sta avviando verso una globalizzazione dei processi di apprendimento ed e' giusto che tutti si sentano parte attiva".
Anche il benessere degli insegnanti va tutelato. "Il 53% dei docenti presenta una sofferenza che puo' essere legata allo stress da lavoro correlato. Non c'e' dubbio che nella pubblica amministrazione rappresenta il comparto maggiormente esposto a questa sofferenza".
Non ultimo il rapporto educativo con le famiglie: "Bisogna costruire un ponte con i genitori che spesso interpretano in maniera negativa tutto cio' che viene fatto a scuola- afferma il presidente del Cnop- come se questa fosse nemica e non alleata e complice di un progetto educativo piu' ampio. Vogliamo essere parte attiva nel sistema scuola perche' oggi e' l'agenzia piu' importante per il futuro. Dobbiamo lavorare bene con gli alunni, dando certezza e sicurezza, per costruire un percorso di felicita' e benessere. Non possiamo agire solo sugli effetti negativi- rimarca lo psicologo- le telecamere a scuola non possono garantire il benessere".
Per il momento il libro bianco ha avviato tre sperimentazioni in tre regioni: Liguria, Abruzzo e Calabria. "È un progetto pilota- precisa Giardina- che coinvolge 20 scuole per ogni regione e contiamo in tempi brevi di esportarlo in tutto il paese gerarchizzando i bisogni. È un problema di risorse, ma credo che il ministero sia pronto e abbia compreso questo percorso trasformativo. I tempi sono maturi per lavorare ed espanderlo in ogni regione". Come gli psicologi anche i pediatri sono necessari a scuola. "Sono una figura necessaria, rappresentano la trasformazione della vecchia funzione del medico scolastico. Il pediatra si occupera' di attivita' di formazione sanitaria, potra' intervenire nella gestione di bambini con problemi acuti e nella formazione degli insegnanti. Diventa- conclude Giardina- un punto di riferimento sulle sue competenze".
(Wel/ Dire)