Roma, 19 feb. - Che legame c'e' tra l'abuso di sostanze e la comparsa di sintomi psichiatrici di schizofrenia, depressione, disturbo bipolare? Quali sono le basi biologiche e molecolari di questo legame? Come'e' cambiato oggi lo scenario? E, infine, in che modo i DSM possono farsi carico di tutto cio'? Rispondono Lucia Caffino, dell'Universita' degli studi di Milano, Giovanni Martinotti, dell'Universita' degli Studi Gabriele D'annunzio - hieti/Pescara, e Fabrizio Starace, del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Azienda USL di Modena.
La ricerca punta a capire le basi biologiche e molecolari del link tra abuso sostanze e la comparsa della sintomatologia psicotica. "A seconda della sostanza sono diversi i sistemi neurotrasmettitoriali implicati che vanno tutti ad agire a livello della trasmissione mesocorticolimbica della ricompensa- spiega Caffino- ma e' lo stesso pathway che viene disregolato a livello cerebrale nei pazienti con sintomatologia schizofrenica o bipolare o affetti da depressione maggiore".
Giovanni Martinotti fa, invece, il punto sull'uso di sostanze oggi e su come lo scenario sia in grande cambiamento: "Da quelle vecchie, come la cocaina, alle nuove come le sostanze psicoattive in grado di agire direttamente sui recettori. Oggi le sostanze disponibili sul mercato creano dei problemi specificatamente psichiatrici e la possibilita' di sviluppare un disturbo psichiatrico maggiore non e' un eccezione, ma inizia ad essere la norma. L'uso di quantita' importanti in un tempo ampio portera' alla lunga- afferma l'esperto- allo sviluppo di problematiche di interesse psicopatologico".
Fabrizio Starace, del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Azienda USL di Modena, spiega infine come le dipendenze patologiche e comportamentali debbano oggi essere prese in carico nei Dipartimenti di Salute Mentale. "Vedo un'organizzazione che supera la strutturazione a canne d'organo con comparti separatati che fanno fatica a interagire. Anche per le dipendenze patologiche, scontriamo una modellistica che deriva dall'oggetto di interesse delle dipendenze patologiche: il vecchio paziente eroinomane in trattamento sostitutivo metadonico. Oggi pero' le dipendenze abbracciano condizioni piu' varie e hanno come fattore comune le condizione psicopatologiche che- conclude- possono essere affrontate mettendo insieme le competenze degli operatori che si occupano di dipendenze con coloro che si occupano della salute mentale".
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(Wel/ Dire)