Iasevoli (psicologo giuridico): È possibile vederne le anomalie
Roma, 6 mar. - "Nella mentalita' popolare gli amori pubblicati sui social, e sottolineati da insistenti effusioni, sono stati sempre ammirati dai giovani per la scia delle emozioni che producono, ma tanti genitori cercano di scoprire se, dietro la poesia delle belle parole e delle manifestazioni sentimentali impetuose, non si nasconda una testa calda di un soggetto poco affidabile o fragile dal punto di vista matrimoniale. Appunto, il matrimonio e la vita coniugale necessitano di saggezza ed autocontrollo delle emozioni, non per vivere una vita monacale, ma piuttosto per avere un tantino di lucidita' per affrontare con prontezza le immancabili difficolta' o le scelte importanti che si presentano in continuazione". È il commento dello psicologo giuridico Gennaro Iasevoli successivamente ai fatti di Latina.
"Talvolta gli amori morbosi, ostentati sui social, servono 'subdolamente' a 'marcare il territorio'- spiega- servono cioe' a mettere in atto una strategia possessiva per dire agli altri questa persona, ora e sempre, sara' solo mia. Altro che emozioni, cio' esprime gia' atteggiamenti protettivi che rappresentano l'attaccamento possessivo e geloso. La mente malata trova nel partner l'oggetto del suo passatempo morboso senza una finalita' o una meta precisa. L'amore morboso che il partner (in genere la donna) interpreta come fantastico, non e' altro che un fanatismo dagli sbocchi imprevedibili. In questi casi non ci sono progetti veramente compatibili con la situazione economica e familiare personale, ma soltanto promesse fumose ed inverosimili. La persona esaltata cerca di mantenere 'alto' il livello delle emozioni, sui social, direi soprattutto in modo virtuale, evitando di discutere in concreto le sue promesse. Talvolta comincia a costruire l'isolamento del suo o sua partner per poterne disporre maggiormente.
"L'amore ossessivo e' pura follia che si converte in persecuzioni e stalking. Ecco che l'amicizia, il fidanzamento, la convivenza, il matrimonio e la separazione talvolta sfociano in una realta' nefasta, quando uno dei protagonisti comincia ad avere - probabilmente per uno smacco subito, spesso inatteso o addirittura meritato - reazioni aggressive, fissazioni, frequentazioni e comportamenti anomali sottovalutati. Comunque- ricorda Iasevoli- c'e' la possibilita' di rendersi conto in tempo di queste anomalie. Quando vengono scoperte non bisogna prendersela piu' di tanto, ne' inventarsi delle soluzioni a testa propria, o addirittura arrivare ad una 'pericolosa sfida', che produce la caduta della potenziale vittima nelle molteplici trappole che quasi sempre, con pura cattiveria e spiccata abilita', vengono abbondantemente premeditate: ecco il paradosso dell'amore morboso che si trasforma in femminicidio. Molte donne, velocemente, appena e' possibile, cercano di 'prendere le distanze in tutti i sensi', e ben fanno, con attenzione e 'cautela per non urtare la suscettibilita' psicologica della mente malata' e soprattutto, come consigliano i 'centri antiviolenza', facendosi aiutare quanto piu' e' possibile da tutti, sia dalla propria famiglia, sia dai legali che dagli esperti di queste problematiche. Purtroppo- continua- se bisogna competere con persone maleducate, squilibrate e violente non si puo' tenere nascosto il problema, ma ci vuole per forza l'aiuto di tutti quelli che costituiscono la societa' sana con gli opportuni aiuti legali. La criminalita' femminicida ha degli aspetti molto difficili da prevedere, pertanto abbiamo ascoltato piu' volte l'improbabile quanto superficiale ed inutile valutazione dei vicini di casa che non riescono ad immaginare l'evoluzione paradossale dell'amore ostentato e morboso in femminicidio. Come puo' succedere che un uomo giura l'amore, chiede un ultimo incontro e gia' covi il femminicidio nella mente? D'altra parte anche i vicini di casa, dopo i delitti efferati, si limitano a descrivere i conoscenti in maniera del tutto bonaria e superficiale. Piu' recentemente, pero', alla luce delle quotidiane informazioni giornalistiche e televisive- conclude lo psicologo- hanno cominciato, prudentemente, a fare mente locale su tanti comportamenti paradossali".
(Wel/ Dire)