Sollecitazione difensore regionale anche su distribuzione condom
Roma, 15 mag. - Distribuire i preservativi nelle carceri e facilitare i rapporti sessuali dei detenuti con i propri partner. E' la sollecitazione che parte dal difensore regionale della Lombardia, Carlo Lio.
"Nelle carceri- spiega- dove esiste una condizione di sovraffollamento con la Lombardia che vanta il triste primato nazionale del 134,2%, si verificano spesso casi di stupro nei confronti di giovani detenuti, che per paura o per vergogna non denunciano quasi mai. Spesso i casi non vengono denunciati anche perche' esiste una omerta' che coinvolge tutti: guardie carcerarie e carcerati stessi, oltre alle strutture mediche.
Molto alto e' anche il rischio di diffusione di gravi malattie infettive come l'HIV, per cui dobbiamo porre l'attenzione sulla necessita' di distribuire preservativi nelle carceri".
Inoltre, prosegue Lio, "ancora piu' prioritario e importante e' assicurare la possibilita' che i detenuti possano avere rapporti sessuali costanti con i propri partner, come avviene in altri Paesi, facilitando cosi' il mantenimento del legame all'interno del nucleo familiare". Lio, che esercita anche le funzioni di garante dei detenuti, ne ha parlato al convegno "Il Silenzio degli Innocenti" al Belvedere di Palazzo Pirelli dove si e' fatto il punto della situazione in Italia e in Lombardia sui casi di violenza sessuale ai danni dei minori. Inoltre, si e' cercato di mettere a sistema le procedure giudiziarie e gli interventi sociali e di psicoterapia indirizzati alle vittime a agli autori degli abusi e delle violenze.
"Una particolare attenzione merita infine la situazione dei cosiddetti sex offenders, gli autori di reati sessuali che nella cultura carceraria vengono considerati infami e quando entrano in carcere vengono rinchiusi in reparti protetti, isolati dal resto dei detenuti. In questo campo- evidenzi Carlo Lio- il carcere di Bollate rappresenta un esempio e un punto di riferimento nazionale: qui infatti anche a questa tipologia di detenuti vengono offerte opportunita' lavorative, formative e socio riabilitative. In questo carcere i sex offenders seguono un percorso terapeutico annuale in un'unita' specializzata, in modo da potere vivere insieme agli altri detenuti e seguire un percorso riabilitativo vero e compiuto".
Come emerso dalle relazioni,la violenza sessuale ai danni dei minori si manifesta tuttora in forme nuove e meno evidenti. Ogni giorno in Italia almeno due bambini subiscono abusi e violenze sessuali: oltre 950 minori all'anno e l'83% dei casi riguarda bambine. Oltre alla violenza aggravata, spesso l'abuso avviene costringendo il minore a partecipare alla produzione di materiale pornografico: il 78% delle vittime sono forzate ad assistere ad atti sessuali. Un bilancio drammatico e' quello rilevato nel 2017 in Italia: il numero di reati commessi su bambini e minori non e' mai stato cosi' alto da un decennio a questa parte, registrando un incremento del +6% rispetto al 2015. "Nonostante cio' la consapevolezza sociale del fenomeno rimane molto carente- ha concluso il difensore regionale della Lombardia- e tuttora nel nostro Paese manca ancora una vera e propria cultura della prevenzione e della risposta all'abuso, e prevale invece la rimozione del problema. Occorre quindi aumentare le consapevolezza e l'efficacia degli interventi".
(Wel/ Dire)