Tatuaggi, da moda e mappa ricordi ad arte per 7 mln italiani
Ornamentali per donne, 3d per uomini. Psicologo: Pelle e' confine me-altro
Roma, 10 lug. - Il tatuaggio e' sempre un'emozione. "Molte persone lo fanno per ricordare i momenti fondamentali della vita, in una sorta di mappa dei ricordi impressa sul corpo", spiega Marco Manzo, noto tatuatore intervistato ad UnoMattina Estate. Sia moda o passione, di fatto dai dati dell'Istituto superiore di Sanita' la mania del tatuaggio e' cresciuta del 60% in Italia e riguarda il 13% della popolazione, con 7 milioni di tatuati.
Le preferenze variano a seconda del genere. "Le donne chiedono lo stile ornamentale e il watercolor tattoo, che richiama le tonalita' tipiche dell'acquarello. Gli uomini propendono per il 3d- conferma Manzo- un gioco di ombre, luci e prospettiva per realizzare oggetti che sembrano appoggiati sul corpo". È un mondo in evoluzione: "Siamo riusciti a dire che il tatuaggio e' arte contemporanea, tanto che sono in mostra nel Padiglione Guatemala della Biennale di architettura di Venezia".
In media il primo tatuaggio si fa a 25 anni e il maggior numero di tatuati e' tra i 35 e 44 anni. "Il tatuaggio nasce per marcare un senso di appartenenza- sottolinea lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, Federico Bianchi di Castelbianco- poi c'e' anche la necessita' di alcuni di ricordare le cose belle, quelle che possono essere mantenute nel tempo. Meglio non tatuare i nomi dell'amata o dell'amato perche' possono non essere duraturi", consiglia lo psicologo.
Altra cosa e', invece, il tatuaggio quale biglietto da visita. "Il problema e' quando viene vissuto come un rito di iniziazione: 'Sono diventato grande perche' mi faccio un tatuaggio complesso su una pelle estremamente sensibile. La pelle- afferma Castelbianco- non e' solo il luogo dove scrivere una storia, e' molto piu' importante. Sulla pelle affioriscono tutti i problemi dermatologici che emergono, ad esempio, quando siamo arrabbiati, dai foruncoli alle irritazioni. È il confine tra me e l'affetto, tra me e gli altri. Le coccole si fanno sulla pelle. I ragazzi con un tatuaggio- termina il terapeuta- spesso vogliono presentarsi in modo splendido, ma lanciano anche un messaggio di attenzione a 'me e alla mia pelle'".
Se ci si pente del tatuaggio si puo' intervenire. "Esistono due metodi per toglierlo- conclude Valerio Cervelli, titolare dell'insegnamento di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell'Universita' degli Studi di Roma Tor Vergata- il metodo chirurgico per asportare interamente la lesione e toglierla, e le nuove metodiche con laser: una luce che riconosce i colori. Si tratta di laser a picosecondi che hanno emanazioni del raggio di luce di diverse lunghezze d'onda a seconda del colore. Sono brevissime per non lesionare i tessuti circostanti".
(Wel/ Dire)
|