Il Venerdi' culturale IdO riflette su come lavorare con adolescenti
Roma, 13 feb. - 'Il tradimento di Bruner. Una costante apertura al mondo' e' il tema del prossimo Venerdi' culturale promosso a Roma dall'Istituto di Ortofonologia (IdO) con Barbara Fionda, logopedista dell'Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma e psicoterapeuta, il 23 febbraio alle 21 nella Scuola di Specializzazione dell'IdO in Corso d'Italia 38A.
"L'intervento che propongo e' un omaggio all'opera di Jerome Bruner con un breve escursus sui suoi lavori, ma e' soprattutto una riflessione su come il suo pensiero offra lo spunto per verificare e studiare, in particolare nel lavoro con gli adolescenti e con i bambini, il valore della pratica clinica junghiana e soprattutto le possibilita' di riattualizzazione della stessa alla luce dei contributi provenienti dai gruppi di ricerca psicoanalitica statunitense ed europea", spiega la psicoterapeuta.
Rivisitare l'opera bruneriana diventa cosi' l'occasione per "stimolare una riflessione sulla possibilita' di 'tradire' alcune abitudini del pensiero teorico, ma anche della prassi clinica in virtu' e a favore di nuovi elementi provenienti dalle piu' recenti ricerche dell'ambito psicoanalitico e in particolare dell'eta' evolutiva. L'immagine di Bruner come traditore dei presupposti teorici da cui era partito- prosegue Fionda- diventa percio' il simbolo della possibilita' di aprirsi ai nuovi contributi e, per me che sono un'analista junghiana, assume il significato della necessita' di un costante aggiornamento e revisione dell'assetto teorico-clinico, in linea con le parole di Jung che diceva che 'in quanto psicologi abbiamo anzitutto il compito e il dovere di comprendere la situazione psichica del nostro tempo e di scorgere chiaramente quali problemi e quali sfide ci sottoponga il presente'. Mi soffermero' pertanto- conclude la logopedista- su alcuni elementi teorici provenienti dalle ricerche del Boston Change Study Group e di A. Shore, e nonche' su alcuni contributi recenti provenienti delle neuroscienze. L'accento sara' costantemente sulla centralita' della relazione terapeutica e in tal senso faro' riferimento anche alla mia esperienza riabilitativa in ASL e in ospedale.
Terminero' con qualche vignetta clinica del percorso effettuato con un'adolescente sperando con quanto sopra indicato di stimolare il dibattito e la discussione".
(Wel/ Dire)