Con il corso di Irase Trapani e dell'associazione Humanamente
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 24 ott. - La Sicilia Occidentale ha un occhio attento al tema della disabilita' e dell'inclusione, "in particolare alla luce delle nuove deleghe collegate alla legge 107". Un impegno teso alla formazione dei docenti e del personale della scuola grazie all'impegno di Salvino Amico, presidente Irase Trapani (Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa collegato alla Uil scuola) e all'associazione Humanamente, che hanno promosso un percorso formativo inaugurato dal convegno su 'I disturbi dello spettro autistico. Teorie e strumenti a supporto degli insegnanti', nell'Istituto comprensivo Giovanni Giangiacomo Ciaccio Montalto di Trapani.
Hanno partecipato 90 insegnanti "che hanno coperto l'intero territorio delle scuole trapanesi- conferma Amico- e i loro riscontri sono stati molto positivi. I docenti volevano approfondire le tecniche di approccio ai disturbi dello spettro autistico, perche' le certificazioni nelle scuole sono recenti e i professori restano spiazzati. Affrontare lo spettro autistico a scuola implica una preparazione da parte del personale, tale da poter adottare un approccio al disturbo che non sia solo quantitativo, ma anche qualitativo nell'ambito della relazione insegnamento/apprendimento".
La giornata, che si e' svolta lo scorso 13 ottobre, e' stata suddivisa tra relazioni mattutine e laboratori pomeridiani e ha avuto tra i relatori le esperte Ivana Simonetta, presidente di Humanamente, Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), e Rosa Rita Ingrassia, psicologa psicoterapeuta e socio analista del Centro italiano di psicologia analitica (Cipa) - Istituto per l'Italia meridionale e per la Sicilia. "Siamo riusciti a trasmettere un pensiero teoretico importante: la pensabilita' sul bambino", spiega Ingrassia alla Dire. "Senza disconfermare una valutazione oggettiva fatta di test e questionari, quali strumenti assolutamente validi e indispensabili, abbiamo attivato la possibilita' di far riconoscere all'insegnante che lo strumento di conoscenza del bambino e' il docente stesso, con le sue competenze, la sua esperienza e le sue intuizioni".
Esemplificative sono state, infatti, le parole di una partecipante: "Sono venuta aspettandomi questionari (comunque forniti), me ne vado con uno sguardo diverso. Domani, entrando in classe, portero' questa modalita' di guardare ai miei bambini che fino ad oggi non avevo neanche potuto contemplare". I partecipanti hanno quindi "operato un capovolgimento della prospettiva- continua Ingrassia- non avere una teoria e un metodo uguale per tutti i bambini, ma un metodo per ogni bambino.
Riportare l'attenzione sui bambini e' una necessita' pedagogica, ma anche uno sforzo profuso nel tempo nella Sicilia Occidentale, grazie al supporto dell'IdO". Il percorso formativo partito l'inverno scorso da Salemi, proseguito a Marsala e approdato a Trapani, continuera' "per riconoscere il bambino a partire dalle sue risorse. Dobbiamo fare dei suoi punti di debolezza il riconoscimento- conclude- ma dei suoi punti di forza l'aria da cui il bambino potra' partire per acquisire delle competenze".
A questo convegno seguira' un corso di formazione con la card docenti per aiutare gli insegnanti a capire come agire con i bambini con un disturbo dello spettro autistico certificato. Il corso, in via di organizzazione, prevedera' anche un processo di supervisione ai docenti, per garantire una restituzione del lavoro svolto e un confronto sulle tecniche di approccio al disturbo.
(Wel/ Dire)