Chirurgia plastica, sempre piu' donne si 'rifanno'
Due su 3 gia' belle. L'esperto: Boom tra le over 40, ma eta' sta scendendo
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 28 nov. - Zampe di gallina, borse sotto gli occhi, zigomi che perdono tono. Per combattere i segni del tempo sempre piu' donne si rivolgono al medico ma sono le piu' fortunate a non arrendersi al passare dell'eta'. Tra le italiane che ricorrono alla chirurgia estetica 2 su 3 sono belle e piacenti. E passati i 40 anni ci si affretta a cercare rimedi di eterna giovinezza senza distinzione di ruolo, lavoro e classe sociale.
"Negli ultimi dieci anni si sta abbassando l'eta' di accesso alla medicina e chirurgia estetica e anche il ceto sociale si sta livellando- spiega Giulio Basoccu, chirurgo plastico, responsabile della Divisione di Chirurgia plastica estetica e ricostruttiva presso l'Istituto neurotraumatologico italiano di Grottaferrata Ini e Docente all'Universita' di Tor Vergata- Se una volta a farne ricorso erano le donne piu' benestanti oggi si mettono i soldi da parte per un trattamento e si fanno altre rinunce".
"Quando si parla di chirurgia estetica bisogna distinguere tra chirurgia dei difetti e chirurgia dell'invecchiamento- sottolinea Basoccu- Nel primo caso purtroppo si inizia anche molto presto: se di solito ci si rivolge al medico intorno ai 32-35 anni, quando si vuole intervenire su un naso particolarmente irregolare o su un seno non sviluppato spesso le pazienti hanno anche 18-20 anni. Nel secondo caso, invece, le donne che richiedono l'intervento di un esperto perche' temono i segni dell'eta' sono quelle che si affacciano ai 40 anni".
Tra le tecniche chirurgiche 'anti-age' piu' richieste si annoverano la blefaroplastica e il lifting facciale. Il primato nella chirurgia plastica generale lo guadagnano invece mastoplastica, rinoplastica e liposuzione.
"In un viso sono gli occhi i primi a soffrire degli anni che passano- spiega il chirurgo- La pelle e' molto sottile e delicata e si indebolisce prima, ma molto dipende dalle caratteristiche genetiche della singola persona: una pelle piu' dura, robusta e grassa invecchia piu' lentamente". E nella corsa a nascondere grinze sulla fronte e rughe da pagliaccio, in molte si lanciano sulla medicina estetica: "Botulino, acido ialuronico, filler, laser e biorivitalizzazione sono un'alternativa piu' soft, piu' economica e soprattutto meno invasiva", afferma Basoccu.
Ma c'e' una cosa che accomuna le pazienti sul lettino del chirurgo: la bellezza. "Nell'immaginario collettivo sono le donne che non si vedono belle a rivolgersi al chirurgo plastico, nella realta' e' vero esattamente il contrario. Le piu' inclini sono le piu' abituate a confidare nella propria bellezza, a considerarla come un valore prezioso da preservare- prosegue l'esperto- Proprio perche' sono belle dovrebbero avere piu' senso della misura, invece spesso il meccanismo si esaspera, si ragiona in termini matematici: se una punturina mi ha migliorato, due mi miglioreranno ancora di piu'. Si entra in un vortice di insoddisfazione e si continua a cercare il chirurgo, con un risultato che da buono diventa grottesco".
(Wel/ Dire)
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