La pellicola racconta avventura di ragazzi con problemi salute mentale
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 21 nov. - 'Crazy for Football', il docufilm del regista Volfango De Biasi premiato come miglior documentario agli ultimi David di Donatello e distribuito lo scorso febbraio in oltre 40 sale cinematografiche, sara' proiettato anche nelle scuole grazie al finanziamento erogato dalla UEFA Foundation for Children, che ha deciso di premiare il progetto ideato dallo psichiatra e presidente dell'International Football Committee in Mental Health, Santo Rullo, con il sostegno della Federcalcio e della societa' di comunicazione Hdra'.
Migliaia di giovani, spiega una nota della Federcalcio, avranno cosi' la possibilita' di vedere la pellicola che racconta l'avventura vissuta dai 12 ragazzi arrivati dai dipartimenti di salute mentale di tutta Italia e selezionati per rappresentare il nostro Paese al Mondiale di Calcio a cinque che si e' tenuto nel 2016 in Giappone. Un documentario toccante e allo stesso tempo ricco di ironia, capace di mettere in luce il ruolo giocato dallo sport e in particolar modo dal calcio nel reinserimento in societa' di chi ha conosciuto il dolore e l'isolamento causati dal disagio mentale.
Il direttore generale della Federcalcio e vicepresidente UEFA, Michele Uva, ha sottoscritto un accordo di collaborazione con la UEFA Foundation for Children e con ECOS (European Culture and Sport Organization), l'organizzazione No Profit che cura il progetto.
"La FIGC- ha sottolineato Uva- divulghera' il messaggio di 'Crazy for Football' anche nei Centri Federali Territoriali e in occasione delle finali dei campionati giovanili, coinvolgendo le ragazze e i ragazzi delle Nazionali Under 16 Femminile e Under 15 maschile nel corso dei prossimi raduni a Coverciano".
E' "fondamentale sensibilizzare le persone e in particolar modo i giovani su questo tema- ha dichiarato il presidente di ECOS, Valerio Di Tommaso- e mostrare a tutti come il calcio unificato sia un validissimo strumento terapeutico, in grado di favorire l'inclusione e l'integrazione".
(Wel/ Dire)