A Catania PerFormat 'integra i saperi' per operatori infanzia e adolescenza
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 21 nov. - "Le principali problematiche nei ragazzi dai 14 ai 20 anni riguardano i disturbi di personalita' e ansioso depressivi". Lo rivela alla Dire Giovanni Rapisarda, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta, dirigente medico dell'Azienda Sanitaria Provinciale 3 di Catania e referente del Centro Adolescenti, che solo nel 2017 ha visitato come primo contatto piu' di 300 adolescenti.
"L'incidenza dei disturbi di personalita' si attesta in una forbice molto ampia tra il 2 e il 10% della popolazione- sottolinea il neuropsichiatra infantile- e i disturbi nevrotici, nell'ambito del disturbo ossessivo compulsivo, sono aumentati e si caratterizzano per degli aspetti comportamentali e dei riflessi sociali abbastanza impegnativi sia per le famiglie che per i ragazzi, in particolare nel contesto dell'attivita' scolastica e delle relazioni sociali".
Rapisarda conferma che "molti disturbi di condotta sono l'espressione di un disturbo di personalita', anche se il Dsm (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) ci dice che nella maggioranza dei casi non possiamo diagnosticare un disturbo di personalita' sotto i 18 anni. I dati clinici mostrano invece che dei tratti strutturati esistono prima della maggiore eta' ed evolveranno certamente in un disturbo di personalita'".
Il Centro Adolescenti di Catania osserva, sui disturbi di personalita', soprattutto "la qualita' e le modalita' delle relazioni, da cui e' possibile risalire ai modelli di attaccamento. Il disturbo border- precisa il medico- e' il piu' diffuso e si caratterizza per un legame ambivalente. Spesso attacca il legame ma ne e' dipendente, il tema e' l'abbandono", chiarisce Rapisarda. "Paradossalmente non ha relazioni stabili e ha comportamenti enfatizzati, esagerati sia in termini di uso di sostanze che di sregolatezza della vita, drop-out scolastico e difficolta' nel mantenere una costanza nella frequenza.
Generalmente le persone con tale disturbo agiscono per comunicare, hanno un passaggio all'atto piu' frequente".
Esiste anche la manifestazione opposta del border: il ritiro. "Molti disturbi di personalita' si strutturano intorno alla dipendenza da internet. Noi come PerFormat (scuola di specializzazione in psicoterapia analitico transazionale) lanceremo una serie di iniziative dall'anno prossimo che hanno come tema fondamentale lo slogan 'Iperconnessi e distanti'.
Spesso sono adolescenti sempre connessi- aggiunge Rapisarda- che non incontrano le persone. L'idea di 'Iperconnessi e distanti' si sposa bene con le persone con disturbi di personalita' perche' lo schermo virtuale le tranquillizza, non amano sperimentarsi nelle relazioni in carne ed ossa".
Data la numerosita' dei casi, "e' importante la diagnosi e l'intervento precoce in adolescenza-consiglia il medico- per prevenire la cronicizzazione della patologia in eta' giovane adulta. È noto che la maggioranza delle psicopatologie in eta' adulta ha avuto un esordio, magari sconosciuto, nel 75% dei casi in eta' adolescenziale. Il Centro Adolescenti si sta molto impegnando in tal senso e diventera' un'unita' di Psicopatologia dell'adolescenza nell'Azienda sanitaria provinciale di Catania, all'interno del dipartimento di Salute mentale nell'area dipartimentale di neuropsichiatria infantile".
Rapisarda insegna nella scuola PerFormat di Catania e di Pisa (esiste una sede anche a Genova). "L'indirizzo e' psicodinamico e colleghiamo la teoria del copione alle piu' recenti teorie dell'attaccamento. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato una particolare attenzione nel connettere il lavoro psicoterapeutico con le neuroscienze, cosi' da inquadrare l'approccio psicodinamico con quello organicistico".
Rapisarda ha esperienza in tutti gli ambiti della neuropsichiatria infantile e dirige da quest'anno un master di Psicologia e Psicoterapia dell'Infanzia nella scuola PerFormat di Catania. L'obiettivo e' offrire ai professionisti che lo frequentano i molteplici impieghi del modello Analitico Transazionale (AT) nella cura e supporto dell'eta' evolutiva e al contempo una visione quanto piu' ampia possibile degli approcci nel campo dell'infanzia. "Ho voluto dare, in pieno accordo con la direttrice della Scuola, Anna Emanuela Tangolo, una forte connotazione analitico transazionale nella lettura della fase evolutiva e nell'intervento su specifiche problematiche- aggiunge il neuropsichiatra infantile- quali i disturbi alimentari e la diagnosi e terapia nei disturbi di ansia e depressivi, con i docenti della scuola AT di Pisa e di Catania, e, al contempo, un'impronta attenta all'integrazione dei saperi- chiosa lo psicoterapeuta-. In quest'ottica abbiamo dato spazio alla teoria dell'eta' evolutiva e al setting con un'analista della Societa' italiana di psicoterapia psicoanalitica; alla teoria dell'attaccamento e al trauma relazionale con il professore Shimmenti dell'Universita' Kore; e, infine, all'autismo con Magda Di Renzo, responsabile del servizio terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO)".
Nell'ambito della sindrome autistica "sono testimone di questo sbilanciamento rispetto agli interventi di tipo cognitivo comportamentale- testimonia Rapisarda- volevo dare segno, testimonianza e un apporto teorico concreto ai nostri colleghi, che si stanno formando, sull'esistenza di un'altra possibilita' di intervento psicoterapeutico nel trattamento dell'autismo. La lezione della dottoressa Di Renzo e' stata colta positivamente, nella sua capacita' di integrare gli aspetti dell'intervento corporeo con quello psicoanalitico. Un'integrazione- continua il medico- che e' impensabile non fare in eta' evolutiva. Di Renzo lavora in una danza tra mente e corpo e questo costituisce un apporto importante. Offrire tale apertura mentale- conclude Rapisarda- significa far circolare il sapere e fare in modo che tutti possano conoscere bene le infinite possibilita' terapeutiche".
(Wel/ Dire)