Bimba morta in auto, Millemamme: Puo' accadere a chiunque
È amnesia dissociativa, causata da forte stress a cui tutti siamo sottoposti
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 13 giu. - "Ogni giorno facciamo mille corse per andare al lavoro, accompagnare i figli a scuola, fare la spesa, tornare a casa per preparare la cena. Quasi non ci stanchiamo piu' perche' molte di queste azioni sono diventate automatiche come guidare o andare in bicicletta. E proprio quando un'azione e' automatica e' potenzialmente pericolosa, perche' mentre la si fa non si pensa o meglio si pensa gia' a qualcos'altro. Chi puo' lasciare morire un bambino dal caldo chiuso in macchina? Chiunque. Le caratteristiche che pongono un essere vivente a rischio sono: stress, fatica, mancanza di sonno e provare emozioni diverse". Lo scrive Anna Romanelli, psicoterapeuta dello spazio di ascolto per la famiglia dell'associazione 'Millemamme', condividendo alcune riflessioni sulla notizia di cronaca che "sta facendo vivere sentimenti di disperazione e rabbia: la morte della bambina dimenticata in auto".
Chi e' immune da questi sintomi? "Questi sintomi possono 'imbrogliare' il nostro cervello e fargli pensare di aver gia' fatto qualcosa che non ha ancora fatto. Questo meccanismo si chiama 'Amnesia Dissociativa' ed e' riconosciuta come disturbo. A livello pratico- spiega la psicoterapeuta- se consideriamo la lista delle cose che facciamo ogni giorno succede che ad un certo punto la nostra mente depenni dalla lista un'azione. Quindi sappiamo che ogni giorno dobbiamo fare quella cosa (es.
accompagnare nostro figlio a scuola) ma quel giorno siamo sicuri di averla gia' fatta. Questo buco nero e' di natura psicogena e dipende dal forte stress a cui tutti siamo sottoposti ogni giorno. Ci sono dei casi in cui la mamma chiama la baby sitter per chiedere come va la giornata, proprio perche' e' sicura di aver lasciato il figlio dalla baby sitter. Questo e' il motivo per cui il genitore non e' imputabile legalmente: perche' in quel momento non e' in grado di intendere".
L'Amnesia Dissociativa "non e' nata per giustificare dei genitori- precisa Romanelli-, e' una patologia seria che puo' riguardare un'amnesia temporanea, di un solo aspetto della propria vita. Anche dopo essersi accorto di aver scordato quell'azione, la persona rimane in uno stato confusionale perche' continua ad avere dei falsi ricordi (che il cervello gli sottopone) che riguardano l'azione stessa. È una sensazione di smarrimento, di confusione, di de-realizzazione che se unita al dolore della perdita del proprio figlio puo' distruggere chiunque".
Spesso "abbiamo bisogno di pensare che chi sia vittima di questi incidenti non sia un bravo genitore, che sia poco attento. E' comprensibile che la nostra mente abbia bisogno di pensarlo, perche' se pensiamo che questi incidenti siano causati solo da distrazione o da un mal funzionamento del nostro cervello diventano spaventosi ancora di piu', perche' dobbiamo accettare che possano succedere anche a noi. Docenti universitari, postini, psicologi, ingegneri, assistenti sociali, fruttivendoli, operai questi sono i lavori che facevano alcuni dei genitori che hanno vissuto queste tragedie. Non si sopravvive a questi dolori che rimangono dentro e distruggono- sottolinea la psicoterapeuta- proprio come accadono gli incidenti domestici. Ci accorgiamo che basta una distrazione per perdere il proprio figlio per sempre e sentirsi responsabili per tutta la vita. Invece di giudicare forse dovremo tenere sempre gli occhi aperti per accorgerci se dentro un'auto c'e' un bambino- conclude- dovremo superare la nostra presunta superiorita' e aiutarci l'un l'altro affinche' non succeda a nessuno".
(Wel/ Dire)
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