Gia' 7 uccise nel 2016 in Emilia Romagna, ora basta
Scatta primo bando un mln da Regione, altri 1,3 mln da Roma per centri antiviolenza
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 27 set. - Un milione di euro contro la violenza alle donne. Li mette a disposizione, con un bando, la Regione Emilia-Romagna. Non solo: entro ottobre e' in arrivo un altro milione e 300.000 euro per i centri anti-violenza dell'Emilia-Romagna, come ha promesso il ministro per le Pari opportunita' Maria Elena Boschi. "La violenza sulle donne- avvisa l'assessore regionale Emma Petitti- non e' un fatto privato. Sono gia' sette le donne uccise nella nostra regione dall'inizio dell'anno. Sono numeri che non vogliamo tollerare. E' un tema anche culturale di cui vogliamo farci carico tutti".
La novita' e' il primo bando per iniziative anti-violenza in attuazione del piano regionale contro la discriminazione e la violenza alle donne. Le parole d'ordine sono educazione, prevenzione (coi interventi ad esempio di supporto psicologico anche nei confronti di uomini che maltrattano le donne) e protezione delle donne vittime di violenza, 'accompagnate' ad una nuova casa e se necessario nel reinseramento lavorativo. Il contributo regionale di un milione di euro, destinato a enti locali e associazioni, potra' arrivare al massimo all'80% del costo complessivo dell'iniziativa, con un tetto di 100.000 euro. I progetti, com'e' stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa, dovranno essere avviati entro l'anno e concludersi nel 2017. Il termine per le domande e' fissato al 15 ottobre.
"La violenza sulle donne- afferma a sua volta Simonetta Saliera, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna- e' il piu' odioso dei crimini. Lo e' perche' colpisce profondamente la dignita' della donna, nella maggior parte dei casi avviene fra le mura domestiche ed e' inflitta da persone che si conoscono. È un crimine ignobile perche' perpetua antichi pregiudizi e vecchi luoghi comuni ed e' una fondamentale violazione dei diritti umani. Per questo e' molto importante non abbassare la guardia, continuare le battaglie di cultura e di civilta' e sostenere con tutti i mezzi chi ha il coraggio di chiedere giustizia per un crimine cosi' inumano e doloroso". L'esortazione e' contenuta nel messaggio inviato ai lavori della Conferenza regionale delle elette dell'Emilia-Romagna che, alla presenza della presidente della commissione Pari Opportunita' della Regione Roberta Mori e di Petitti, affronta il tema delle iniziative antiviolenza.
"Oggi- sottolinea Saliera- ci sono fenomeni che vanno oltre alle tradizionali forme di violenza come intimidazione, violenza fisica, schiavitu', stupro, femminicidio, ma siamo in presenza, addirittura dell'enormita' che lo stesso atto di amare consensuale puo' diventare assurda violenza attraverso i nuovi strumenti di comunicazione, la cosiddetta rete. Tanto da divenire strumento di volgare diffamazione e offesa alla propria intimita'". E ci sono "nuove forme di femminicidio provocate da una vergogna insostenibile e dalla violazione del diritto alla riservatezza che inducono al suicidio: per questo e' importante continuare la battaglia culturale aprendola a nuovi orizzonti". E il coinvolgimento delle elette, di "formatori, operatori sociali, comunicatori, apparati giudicanti e' fondamentale", rimarca Saliera, "per dare contenuti innovativi nell'attuazione del piano regionale attraverso il bando che andremo a definire".
(Wel/ Dire)
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