Al senato presentato emendamento correttivo ad articolo 12 del ddl 2067
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 27 set. - "Vogliamo che nelle Rems siano inviate soltanto le persone che hanno commesso reati in quanto incapaci di intendere e di volere e che sono pericolose socialmente. Chiediamo che tutte le altre persone siano seguite nei dipartimenti di Salute mentale e che, se hanno commesso un reato, o sono in attesa di giustizia, siano seguite ove la giustizia lo ritenga, cioe' dentro le sezioni psichiatriche degli istituti penitenziari, perche' questo e' quello che dice la legge". Cosi' la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanita', intervistata dall'agenzia Dire in occasione della presentazione a Roma di un emendamento correttivo all'articolo 12 del Ddl 2067 (Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonche' all'ordinamento penitenziario per l'effettivita' rieducativa della pena), a firma dei componenti delle commissioni Sanita' e Giustizia del Partito democratico del Senato.
Il testo del Ddl, in discussione al Senato, secondo i firmatari dell'emendamento correttivo attribuirebbe alle Residenze per le misure di sicurezza gli stessi compiti degli Ospedali psichiatrici giudiziari, mettendo a rischio la legge 81/2014. "Noi vogliamo scongiurare che nelle Rems finiscano centinaia, forse migliaia di persone- prosegue Dirindin- contrariamente allo spirito con le quali sono state pensate, dalla riforma psichiatrica alla riforma della sanita' penitenziaria fino alla chiusura degli Opg".
Secondo la senatrice alcuni istituti penitenziari "funzionano bene e sono riusciti ad organizzare le sezioni in cui ci si occupa della salute mentale delle persone- sottolinea- mentre altri non l'hanno fatto. Allora non e' possibile che per qualcuno che e' in ritardo si sconvolga completamente un percorso che da decenni aspettiamo che venga portato avanti", conclude Dirindin.
(Wel/ Dire)