Sallusti (liceo statale Mamiani): Tanti alunni soffrono di attacchi di panico
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 13 set. - "La gestione dell'errore e' un po' complicata. Abbiamo tantissimi studenti che soffrono di attacchi di panico, crisi di ansia, si sentono male prima di un'interrogazione, spesso piangono e sono agitati. Crisi che sottendono la paura di non riuscire o di avere un voto che non sia all'altezza delle loro aspettative. In quell'interrogazione o in quel compito mettono in gioco tutto, ma un voto negativo non equivale al fallimento. È una parte del percorso da cui si puo' imparare per poi ricominciare. Il compito della scuola e' anche quello di aiutare gli studenti in questo difficile percorso". Parole importanti quelle pronunciate da Tiziana Sallusti, dirigente scolastico del liceo statale Terenzio Mamiani, la cui campanella ha ripreso a suonare lunedi' 12 settembre.
"Ingegneri, medici, economisti, qualsiasi sia la professione dei genitori, questi vedono i figli gia' per quello che saranno da grandi- precisa la preside-, proiettano in loro la speranza di riuscire laddove loro non sono riusciti a cimentarsi, e questo provoca ansia nei giovani".
I nuovi studenti arrivano al Mamiani "con un'esperienza molto eterogenea, provenendo da tante scuole Medie differenti. La loro paura e' riformare il gruppo classe- chiosa il dirigente- tanto che molti ragazzi e genitori ci chiedono di essere messi insieme ai compagni delle Medie, perche' temono di affrontare l'incognita: che rapporti riusciro' a creare e quali compagni trovero'?". Sallusti conferma che "riformare il gruppo sociale e' la loro principale paura. Da una parte sono affascinati dal nuovo, dall'altra hanno paura di perdere quanto gia' costruito o non essere in grado di riformare il gruppo classe. Noi cerchiamo di metterli insieme, al massimo, con un compagno con cui c'e' stata una scelta reciproca, per favorire la formazione di un nuovo gruppo, con nuove dinamiche, dove ognuno si puo' reinventare, ricostruire, ripresentarsi al mondo uscendo dagli schemi in cui e' stato inserito alle scuole Medie".
Le paure pero' non sono finite, ci sono le nuove materie: "Greco, latino, fisica, anche la matematica al liceo scientifico. I libri di testo delle Superiori sono piu' complessi- prosegue Sallusti-, hanno uno iato incolmabile con quelli delle Medie: sono lunghissimi, approfonditi, pieni di rimandi. La decodifica dei testi e' faticosa per i ragazzi che hanno un linguaggio ultimamente molto semplificato".
- Quanto e' importante una relazione efficace docente - discente per il benessere psicofisico dello studente? "Il cognitivo si appoggia su una relazione umana proficua dove non c'e' la paura di essere giudicati, ma ci si puo' aprire senza temere di non essere all'altezza. I ragazzi hanno una grandissima paura di sbagliare- avvisa Sallusti-, spesso non rispondono alle domande perche' temono di essere ridicoli davanti ai compagni, di non essere performanti davanti agli insegnanti e spetta a noi adulti costituire un rapporto non giudicante. Valutare e' uno degli aspetti dell'insegnamento, un compito- ripete la preside- non vuol dire valutare la persona. Il ragazzo deve sentirsi libero di apprendere, di sbagliare, di mettersi in gioco e riprovarci. Il rapporto conta tantissimo. Un buon insegnate e' tale se riesce a creare una situazione di transfert affettivo con i ragazzi, altrimenti resta un mero propagatore di idee". Per quanto riguarda i contenuti, "nelle scuole si lavora molto sul cognitivo, sulle materie, ma la relazione e' fondamentale. Anche il rapporto con le famiglie deve essere curato, perche' la famiglia deve sapere che la scuola si prendera' cura del loro ragazzo all'interno di una relazione costruttiva. In un clima di fiducia si lavora verso un obiettivo comune. Il rapporto scuola-famiglia e scuola-studente deve essere forte, saldo e reale, altrimenti le materie non si apprendono".
- Quali i benefici de La Buona Scuola? "Abbiamo inserito nuovi insegnanti nell'organico dell'autonomia e ora stiamo lavorando per organizzare il curricolo e integrare le competenze. Abbiamo delle energie in piu' da far lavorare con noi e da integrare bene, abbiamo delle competenze in piu' con cui imparare a progettare. Sulla proficuita' di questa esperienza potro' esprimermi piu' in la'. La Buona Scuola e' in fieri".
- Quali invece le aree di miglioramento? "In generale si deve lavorare sulla formazione di tutto il personale (dirigenti, docenti e Ata), sulla suddivisione delle risorse, sul decoro e sulla sicurezza dei locali scolastici".
- Un incoraggiamento ai nuovi iscritti? "Siate curiosi e affamati di sapere, impegnatevi tantissimo e tirate fuori i talenti. Non abbiate paura delle prime difficolta', perche' in tutte le novita' c'e' sempre un po' di complessita'. Non chiudetevi, abbiate fiducia negli adulti. Non demordete e aiutateci a capire le vostre esigenze. Il liceo e' faticoso- conclude Sallusti- ma e' un mondo bellissimo da esplorare".
(Wel/ Dire)