Vanadia (npi IdO): E rendere i genitori consapevoli delle difficolta'
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 25 ott. - "Oggi e' importante parlare di vulnerabilita' soprattutto nei primi anni di vita. Numerosi studi che verranno presentati nel corso del convegno testimoniano come diagnosi fatte, in particolare nel primo anno di vita, non abbiano un alto livello di stabilita' diagnostica. Spesso individuare delle patologie che poi non si riconfermano tali al terzo anno, puo' creare piu' danni rispetto all'informare i genitori che il bambino ha sicuramente dei problemi, ma che non e' detto che la diagnosi rimanga quella". Lo afferma Elena Vanadia, neuropsichiatra dell'Istituto di ortofonologia (IdO), al XVII convegno nazionale che si e' svolto a Roma sul tema della diagnosi e della terapia.
"È piu' importante quindi rendere i genitori consapevoli delle difficolta' che in quel momento ha il loro bambino- spiega il neuropsichiatra- soprattutto dei suoi bisogni. È importante aiutare i genitori a comprendere il perche' di determinati comportamenti del loro figlio". Vanadia tiene a sottolineare che "prima ancora di pretendere che un bambino comprenda lo stato mentale altrui abbiamo l'obbligo di comprendere noi il suo stato mentale".
In senso letterale il termine 'vulnerabilita'' indica un punto debole, "ma quando parliamo di bambini noi vogliamo individuare quei fattori di rischio, gli indicatori di allarme, che ci possano far comprendere i bisogni particolari di quel bambino e come possa incidere positivamente o negativamente l'ambiente che lo circonda".
Rispetto all'individuazione della vulnerabilita', continua Vanadia, "abbiamo presentato la scheda di screening neuroevolutivo elaborata insieme a neuropsichiatri infantili e psicoterapeuti dell'eta' evolutiva. È una scheda di screening nella misura in cui non tende a individuare una patologia gia' conclamata- conclude- ma quell'ambito di vulnerabilita' sul quale si puo' intervenire per modificare la traiettoria che altrimenti potrebbe andare verso la patologia".
(Wel/ Dire)