(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 22 mar. - Un uomo he convive con la disfunzione erettile e' preoccupato che la sua incapacita' di ottenere o mantenere un'erezione possa compromettere l'intesa con la partner (nel 57% dei casi) e finisca per allontanare la propria donna (nel 53% dei casi). E spesso si sente a disagio anche solo a parlare del problema e a confidarsi con la propria compagna (nel 35% dei casi). Eppure, la collaborazione della donna in una coppia stabile ha un ruolo rilevante per la gestione della disfunzione erettile e puo' agevolare il percorso terapeutico.
"Gli studi- spiega il dottor Paolo Turchi,titolare della specialistica andrologica dell'Ospedale di Prato- ci dicono che spesso la decisione di consultare un medico viene presa dalla partner ed e' per questo che la comunicazione e la trasparenza sono fondamentali: prendere un farmaco, all'insaputa della propria compagna, non risolve la disfunzione erettile, mentre la condivisione del disagio puo' rafforzare il legame di coppia e la stessa partner- conclude- puo' essere coinvolta nella terapia". COLPITI 3 MILIONI DI ITALIANI - Un istintivo senso di dramma che puo' portare a una perdita di sicurezza e innescare un vero e proprio 'circolo vizioso dello stress'. La disfunzione erettile e' spesso vissuta con un'aspettativa negativa che e' causa, nel 20% dei casi, di tensione e nervosismo: uno stato d'ansia che a sua volta, in 1 uomo su 3, puo' favorire ulteriori problemi di erezione. Un problema che affligge circa 3 milioni di italiani e i cui sintomi, tra i 40 e i 70 anni, si presentano addirittura in un uomo su due.
(Wel/ Dire)