(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 22 mar. - I brutti ricordi, si sa, possono fare molto male. E sara' capitato a tanti, qualche volta, di sognare una sorta di 'bacchetta magica' con cui farli scomparire tutti d'un colpo. Proprio come nel famoso film "Se mi lasci ti cancello", in cui Jim Carrey e Kate Winslet decidono di fare tabula rasa dei ricordi spiacevoli della loro storia d'amore. Ebbene, pare proprio che ora sara' possibile farlo davvero, senza bisogno di bacchette magiche, ma solo con una seduta dallo psicanalista. Di recente, infatti, la tecnica di "rimozione" dei ricordi e del dolore da essi provocato- si chiama "Havening"- si sta sempre piu' affermando nella psicanalisi: in America, ad esempio, e' stata gia' applicata con successo sui veterani o sulle vittime di terremoti e altri disastri naturali. Presto potranno praticarla anche gli psicologi italiani, a partire da quelli bolognesi, se decideranno di partecipare allo speciale corso che si terra' sotto le Due torri il 9 e 10 aprile.
A organizzarlo Veronica Monte, una psicologa psicoterapeuta originaria di Trieste, nonche' la prima professionista italiana in possesso di una 'patente' per insegnare ai colleghi le tecniche Havening. Le ha infatti studiate (e provate) a lungo in America, dove e' arrivata ad ottenere una certificazione come "practitioner" ma anche come trainer. Di qui la scelta di diffonderle in Italia: il primo corso sara' appunto il 9 e 10 aprile (c'e' tempo per iscriversi fino al 20 marzo), e si terra' a Bologna perche' e' una citta' facilmente raggiungibile da buona parte di Italia. "I protocolli Havening- spiega la psicologa originaria di Trieste- portano risultati importanti in diverse aree cliniche, nella crescita personale, nelle prestazioni sportive, in ogni criticita' che fonda le radici nel terreno della codifica di una memoria traumatica emotivo-emozionale".
Questo perche', prosegue la psicologa, "la memoria di un evento o di un'emozione puo' essere codificata in modo permanente e non permettere il naturale sviluppo ed evoluzione dell'essere umano". Questo evento rimane dunque come "ibernato" e non permette alla persona di procedere oltre. Ecco perche', in questi casi, la cosa migliore e' spazzare via il brutto ricordo. Come e' possibile farlo? "Le emozioni umane, in particolare la paura, sono gestite da una parte del nostro cervello che si chiama amigdala", spiega ancora la psicologa. Rendendo meno forte l'amigdala, dunque, si puo' 'scollegare' il cervello dal ricordo e quindi far venire meno il dolore.
Bloccando i neuroni che contengono le informazioni biologiche del trauma, si agisce in modo permanente evitando reazioni non evolutive, poco costruttive.
Ecco la spiegazione 'clinica': le tecniche di Havening "riducono, o eliminano, le risposte maladattive collegate all'evento traumatico basandosi sulle terapie di depotenziamento dell'amigdala", spiega Monte. "Si interrompe la connessione con il ricordo e conseguentemente scompare il dolore emozionale collegato all'esperienza", dice ancora Monte. Come funziona? Con il tatto, che e' una parte fondamentale di questo trattamento: alcune aree del corpo (braccia, viso, mani), infatti, producono infatti onde delta a livello cerebrale, che a loro volta promuovono nella zona dell'amigdala delle reazioni chimiche a catena capaci di rimuovere i recettori Ampa nei quali l'evento traumatico e' stato "archiviato".
In America, il massimo studioso di questa tecnica e' Ronald Ruden, che ha portato avanti per anni sperimentazioni cliniche sulle funzioni dell'amigdala nell'elaborazione dei traumi psicologici. Le tecniche di Havening sono state quindi applicate con successo ai veterani militari, ai pazienti con dolore cronico, alle vittime di tsunami o terremoti e ai soggetti con disturbo post traumatico da stress. Una recente ricerca condotta presso il King's College di Londra, poi, ha dimostrato come anche gia' una sola sessione porti benefici immediati ai pazienti. Per informazioni scrivere a
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