Narcisismo ed egoismo, c'e' continuita'. 28-29 maggio seminario IdO a Roma
Widmann: Piu' e' strutturato, piu' siamo cinici e poco empatici
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 17 mag. - C'e' una continuita' tra narcisismo, egocentrismo ed egoismo. "Quanto piu' il narcisismo e' strutturato tanto piu' saremo affettivamente avari, il sentimento sara' freddo e cinico e ci sara' abbattimento dell'empatia". Ma cos'e' il narcisismo? "È una fattispecie dell'energia individuativa, pero' delle volte prevede un arroccamento disturbante che non rinforza l'Io", spiega alla DIRE Claudio Widmann, analista junghiano e membro del Centro italiano di psicologia analitica (Cipa), nonche' autore del libro 'Pinocchio siamo noi. Saggio di psicologia del narcisismo'. Lo psicoterapeuta terra' un seminario a Roma il 28 e 29 maggio sulla 'Psicologia del narcisismo nel racconto di Pinocchio', presso la sede della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicodinamica dell'eta' evolutiva dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), in via Alessandria 128 b dalle 9 alle 18.
- Perche' per parlare di narcisismo ricorre a Pinocchio? "Il burattino presenta varie caratteristiche dell'organizzazione narcisistica: attraversa le sue esperienze avvolto in un guscio autoreferenziale che lo induce a pensare solo per se', in termini egoistici, senza tenere in considerazione l'altro. Vive un vuoto relazionale strepitoso- continua lo studioso- non ha fratelli, sorelle, cugini o amici. Ha una percezione di unicita' e singolarita' che gli fa dire 'Non sono come altri e non voglio essere come tutti gli altri', sconfinando in un atteggiamento di onnipotenza professata o agita".
- Eppure il burattino si salva e si trasforma in un bambino. Come accade? "Egli mostra delle precoci potenzialita' di empatia e delle capacita' di simbolizzazione che gli consentono di superare il ristagno narcisistico. Cio' consente di sostenere che il principio individuativo non sia una fatalita', ma un destino, un progetto trasformativo. Pinocchio non muore com'e' nato- ricorda Widmann- ma vive una trasformazione del narcisismo che, come tutte le grandi trasformazioni dell'individualita', avviene nell'inconscio e sfugge in parte alla nostra coscienza".
- Il personaggio di Collodi ci aiuta a riflettere sulla condizione delle nuove generazioni? "Rispecchia a pieno l'onnipotenza narcisistica dei molti giovani", chiosa Widmann. "Pinocchio mentre va a scuola pensa: 'Oggi imparo a leggere, domani a scrivere, dopodomani a fare i conti e poi guadagnero' tanti soldi con quello che ho imparato'. È, quasi alla lettera, l'illusione di non pochi ragazzi".
- Come si salva Pinocchio dal suo arroccamento narcisistico? "Il burattino non apprende per educazione, ne' dall'esperienza ne' dall'insegnamento. Non impara un granche' nemmeno dalla relazione (sporadica) con il padre (Geppetto) e la madre (la Fata).Riesce pero' a costruire delle esperienze simboliche di padre e di madre- precisa l'analista del Cipa- e la sua esperienza e' di grande attualita', dal momento che i giovani vivono piu' di esperienze parentali simboliche e meno di relazioni concrete con padre e madre. Molta parte della letteratura sostiene che la nostra societa' sia narcisistica perche' i bambini sono lasciati a loro stessi troppo piccoli e sono indotti a strutturarsi in modo autoreferenziale.
Sull'argomento ci sono diverse indagini, da cui emerge -per esempio- che il tempo di interazione di un bambino americano con il padre e' di circa 7 minuti al giorno".
- Come si possono favorire le esperienze simboliche? "Facendo vivere nella relazione transferale esperienze sostitutive di una relazione materna o paterna che aiuti a superare il guscio narcisistico- sottolinea l'analista junghiano- oppure introducendo, aldila' della relazione e nella relazione (anche transferale e controtransferale), delle esperienze intrinsecamente simboliche: le terapie di gioco nell'infanzia; la sandplay therapy (terapia del gioco della sabbia); le narrazioni archetipiche; il raccontare e fare mito ovvero l'esplorazione dell'universo mitologico dell'individuo a cominciare dai sogni. In tutti questi contesti- conclude Widmann- si possono vivere delle esperienze simboliche che aiutano il superamento del narcisismo".
Il seminario romano avra' l'obiettivo di familiarizzare quindi con la realta' non solo clinica del narcisismo, ma anche esistenziale, non tralasciando i fondamentali della patologia narcisistica che il DSM chiama Disturbo Narcisistico di Personalita'. Per partecipare al seminario, dato il numero limitato di posti, e' necessario scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it.
(Wel/ Dire)
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