(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 16 feb. - "La meglio gioventu' italiana non e' quella che passa le giornate attaccata al cellulare o alla playstation, che va in crisi se non arrivano abbastanza mi piace su Facebook, o che non incontra piu' gli amici sostituendoli con sms o messaggi sgrammaticati su Whatsapp. La meglio gioventu' italiana non e' certo rappresentata da tutti quei ragazzi che si lamentano che non c'e' lavoro, ma non lo cercano o non si adattano alla fatica, restando a letto fino a mezzogiorno, col consenso di genitori sempre piu' inetti e meno educativi che non sanno dire mai no alle loro richieste. E non e' neppure la meglio gioventu' italiana quella che si stordisce regolarmente ogni fine settimana e non solo, con musica demenziale e droghe di ogni genere. La meglio gioventu' italiana e' quella quota di ragazzi che studia, lavora, s'impegna, e progetta e coltiva, pur in mezzo alle difficolta' dovute grave crisi economica attuale, la progettualita' e lo slancio verso il futuro. E' quella che non si arrende e crede che con l'impegno, la disciplina, la passione si possano realizzare i propri sogni, in un contesto in cui non manchi mai la solidarieta', l'altruismo e la sollecitudine verso i meno abbienti. La meglio gioventu' e' fatta di ragazzi come Giulio Regeni e Valeria Solesin, che non hanno avuto nessun timore a lasciare il loro Paese per completare e ampliare i loro studi in Universita' prestigiose, quella di Cambridge per lui, e la Sorbona per lei". A dirlo e' Donatella Marazziti, professore a contratto di Psichiatria, responsabile del laboratorio di Psicofarmacologia della Sezione di Psichiatria del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Universita' di Pisa.
"Ragazzi straordinari, ma cosi' normali nelle foto che li catturano nella loro quotidianita', che adesso non ci sono piu'- continua la psichiatra- perito al Cairo in circostanze poco chiare Giulio, e vittima della follia terroristica al teatro Bataclan di Parigi Valeria. Che parole si possono dire di fronte a fatti cosi' inaspettati e brutali per dare un senso allo sgomento che ci prende e al dolore dei familiari e degli amici? Solo che questa e' gioventu' migliore davvero, quella di cui ha bisogno non solo l'Italia, ma il mondo intero".
(Wel/ Dire)