(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 9 feb. - No a discussioni da bar sulla stepchild adoption e le Unioni civili. "È una questione che va affrontata dal punto di vista dei bambini e non della politica. Mi sembra che stiano prevalendo posizioni troppo personali e poco interessate a cio' che vivono i minori. È sciocco dire che le coppie gay hanno figli solo felici o solo infelici. Nessuno dei due esempi ha un corretto valore predittivo di cio' che possa accadere, c'e' troppa confusione". Risponde duramente Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, intervistato dalla DIRE sul Ddl Cirinna'.
"Guardando la societa' con gli occhi di un bambino e' possibile notare tantissime situazioni complesse- prosegue il direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO)- ad esempio, se un uomo eterosessuale diventa padre a 60anni non c'e' nessuna alzata di scudi, eppure nessuno si mette nei panni del figlio di 7 anni che chiede al padre di 67 anni di non accompagnarlo a scuola perche' si vergogna di avere un genitore cosi' anziano rispetto ai padri piu' giovani dei suoi coetanei. Il padre 67enne si ponga allora la domanda se il figlio e' in grado di reggere una situazione che pesa piu' sulle sue spalle che su quelle degli adulti".
- Nel caso di adozioni gay? "Per le coppie gay non si puo' generalizzare- afferma Castelbianco- non abbiamo studi attendibili ne' da una parte ne' dall'altra. Studi specifici ci sono, ma riguardano casi particolari. Il problema e' che nessuno si chiede cosa sia piu' opportuno per i bambini. Credo, aldila' di qualsiasi questione morale, che anche le famiglie allargate rappresentino una situazione complicata per i figli. La frase 'Siamo felicissimi', pronunciata da genitori che si sono risposati tre o quattro volte aggiungendo nuovi figli al nucleo originario, fa riferimento a una posizione personale degli adulti che non sempre rispecchia il pensiero dei minori".
- Cosa pensa del dibattito attuale? "Manca la capacita' di riflettere sulle situazioni, di darsi del tempo e di capire. Si sta parlando di questi bambini come se fossero i figli del Parlamento, ma non si tratta di far vincere la destra o la sinistra. È mai possibile- si chiede il direttore dell'IdO- che se si parla di bambini, lo si fa sull'onda dell'emotivita' a seconda di come gira in quel momento l'Italia su una determinata questione?". Tutti i bambini che vivono le separazioni "provano disagio- afferma lo psicoterapeuta- un sentimento che peggiora se le separazioni dei genitori continuano, se la mamma o il papa' cambiano partner. Da uno studio statistico, e non clinico, e' emerso che nelle coppie etero il tasso di separazione varia dal 40 al 45%, in quelle omosessuali si attesta all'80%. Allora- sottolinea l'esperto- quello che gli adulti devono chiedersi e': 'Nella realta' quante possibilita' ho di dare una stabilita' al bambino?'. Ferma restando l'affettivita' che un minore puo' ricevere all'interno di una coppia omosessuale, bisognera' anche domandarsi: 'Il bambino sara' in grado di reggere quello che comporta avere due mamme o due papa' nella societa' di oggi?'. La situazione e' molto piu' complicata di quanto la stanno semplificando- avverte lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- e questa semplificazione e' ancora piu' negativa. Non bisogna prendere una posizione per forza, ne' tantomeno per un'idea politica".
- Cosa ne pensa dell'assenza della madre nella famiglia di una coppia omosessuale che ha fatto ricorso all'utero in affitto per avere un figlio? "È totalmente sbagliato ritenere che un bambino possa fare a meno della madre. In genere i bambini adottati subiscono il trauma dell'abbandono materno. Una sofferenza che, nella maggior parte dei casi, porta a sviluppare disturbi del comportamento (dall'Adhd ai disturbi di condotta; dai disturbi oppositivi provocatori alla depressione). È scorretto trattare il minore come un oggetto del divertimento e non come un bambino- aggiunge- favorendo con l'utero in affitto una spinta alla pratica dell'abbandono. Per di piu' la mamma surrogata non puo' essere criticata per aver guadagnato soldi in quanto facilmente si tratta di persone in difficolta' economica, ma certo e' da condannare chi spinge queste ragazze ad affittare il proprio corpo a danno del minore".
- Crede che la societa' di oggi sia impreparata ad accogliere un bambino figlio di una coppia gay? "Certo. Noi stiamo confondendo il cambiamento tecnologico con il cambiamento sociale che ha dei tempi molto piu' lunghi. Il fatto che i bambini siano in grado di apprendere molto facilmente l'uso di uno smartphone non vuol dire che siano pronti ad avere genitori dello stesso sesso. Dobbiamo maturare come societa' e come adulti- conclude il direttore dell'IdO- per poter raggiungere la tranquillita' che un bambino viva serenamente la propria situazione, anche se diversa da quella dei coetanei".
(Wel/ Dire)