Attenzione a obesità che riguarda un terzo bambini e digital kids
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 20 ott. - "Alla prima visita del pediatra, il bambino fra i 20 e i 40 giorni deve tentare di alzare il collo in certe posizioni. Se questo non accade potrebbe essere un segnale di rischio che il pediatra deve attenzionare, perché potrebbe far pensare a un danno neurologico anche grave". È uno dei tanti campanelli di allarme indicati da Giuseppe Gullotta, presidente della Confederazione italiana pediatri (Cipe), al XVI convegno nazionale dell'Istituto di Ortofonologia (Ido).
Un'altra problematica è "l'epidemia dell'obesità infantile- prosegue il pediatra- in una classe di 30 bambini un terzo è sovrappeso o obeso, ovvero 10 minori su 30. Sono gravi tutte le patologie legate all'obesità o al sovrappeso, che si manifestano in età adulta, esponendo i bambini a malattie a rischio: cancro, aterosclerosi, infarto, tumore allo stomaco e diabete, la patologia in maggiore crescita".
L'ultimo problema citato dal medico è il digital kids: "Esporre bambini di due anni davanti a un cellulare è un problema serio che sta assumendo dimensioni molto pericolose. Non dobbiamo mai esporre bambini di 3, 5, 6 e 7 anni davanti a un computer più di una o due ore, dobbiamo selezionare quello che vedono e non dargli mai il cellulare prima dei 7 anni. Infine non dobbiamo farli iscrivere a Facebook prima dei 9 anni".
Gullotta conclude: "Creiamo delle sinergie tra famiglie, pediatri e insegnanti per far passare questo messaggio. L'esempio è importante: un genitore che sta davanti al computer o ai videogiochi non potrà poi dire al figlio di non farlo".
(Wel/ Dire)