Autismo. Legge, Binetti: Una prospettiva di sistema
Il neo sono 'isorisorse', "ma speriamo trovarle in legge stabilita'"
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 20 ott. - "Una prospettiva sistemica", è questo il merito della legge sull'autismo secondo Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ap) da sempre impegnata nell'elaborazione del testo.
Al XVI convegno nazionale dell'Istituto di Ortofonologia (Ido), su 'Il processo diagnostico nell'infanzia', la neuropsichiatra infantile chiarisce: "Si tratta di un sistema aperto, che abbraccia un arco temporale più lungo e una pluralità di contesti in cui interagiscono diversi attori: istituzioni, pediatri, psicologi, scuola, lavoro e le attività sociali". In questo contesti, la diagnosi precoce è "solo una start-up, poi c'è tutta una vita da vivere e una realtà scientifica da raccontare".
Come è costruita questa legge? "Sei articoli- risponde Binetti- il primo definisce lo spettro autistico non solo secondo un approccio comportamentale, ma si riferisce alla dichiarazione Onu. Il cuore del problema- chiarisce Binetti- non è il sintomo, ma la dignità di ogni persona".
L'articolo 2 punta su due binari: "Chiede al ministero della Salute che l'autismo venga inserito dentro i Livelli essenziali di assistenza (Lea) per garantire a tutte le persone che hanno questa diagnosi i loro diritti sul territorio nazionale. Un principio già recepito lo scorso aprile dall'Inps- ricorda il deputato Ap- che anticipò a tutti i soggetti autistici di una certa fascia di gravità il diritto a ottenere un'indennità di accompagno senza revisione fino al 18esimo anno di vita".
Il secondo binario riguarda invece le linee guida sull'autismo: "Un grande passo in avanti per fare ordine nel far West dell'iniziativa individuale, a fronte di una mancanza di evidenze scientifiche strutturate. Fece piazza pulita delle false teorie- sottolinea Binetti- come la falsa relazione tra vaccini e autismo. Il limite grande delle linee guida fu il concentrarsi su un'unica strategia di presa in carico del soggetto autistico, considerando l'Aba come unico sistema valido". Rispetto all'approccio comportamentale il deputato precisa: "Non siamo stati mai né a favore né contrari, ma siamo totalmente contrari a una riduzione della ricerca scientifica. Non si può tagliare fuori la motivazione e il coinvolgimento emotivo, che sono possibili".
Il testo di legge sull'autismo chiede quindi alle linee guida "di uscire dai confini di una ideologizzazione che riconosce un unico approccio- continua l'esponente della commissione Affari sociali alla Camera- riscoprendo il valore di altri approcci validati sia dal mondo scientifico che dalle buone pratiche.
Queste ultime rappresentano una conoscenza empirica, su cui poi si concentra la riflessione scientifica- spiega la docente- per trasformare un'esperienza primordiale e intuitiva in un esperimento. I risultati ci sono". La legge prevede, infine, che le linee guida "saranno vincolate a una revisione biennale".
L'articolo tre prende in considerazione una multitudine di contesti: "Il primo riguarda i modelli organizzativi dei centri specializzati che si occupano di autismo- aggiunge Binetti- che devono essere multiculturali e multiprofessionali. Per ogni bambino va fatto un progetto unitario che preveda competenze diverse. La legge non definisce il coordinatore del progetto, ma rende obbligatorio che si definisca chi debba svolgere questo ruolo, in base alla relazione più significativa che si costruisce tra ogni bambino e il particolare operatore". Poi c'è la scuola: "Il Miur sta realizzando una serie di master sull'autismo per formare gli insegnanti e aumentare la temperatura culturale sotto il profilo didattico e pedagogico". Si punta anche sulle associazioni, "che devono essere ascoltate ogni volta si prendono decisioni per i loro figli. Tali organizzazioni dovranno però dotarsi di un comitato scientifico". Un passo in avanti è segnato anche dall'articolo 5, che prevede una "ricerca a tutto tondo, culturale, sociale e genetica".
Il neo è però visibile nell'articolo 6: "Si parla di isorisorse- spiega il deputato Ap- vuol dire che questa legge non ha una copertura economico-finanziaria specifica. Speriamo di ottenere risorse specifiche per l'autismo nella legge di Stabilità ma- conclude- sia i master del Miur che l'inserimento nei Lea da parte del ministero della salute sono un modo concreto di mostrare la buona volontà".
(Wel/ Dire)
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