(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 20 ott. - "Desidero porgere i miei saluti a nome del ministero della Salute a coloro che sono presenti, agli organizzatori e ai relatori del convegno che si confronteranno su questa tematica tanto importante quanto delicata". Così il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, in occasione del XVI convegno nazionale dell'Istituto di Ortofonologia (IdO).
"La salute dei bambini è al centro dell'attenzione del ministero- dice in un messaggio- sia a livello di prevenzione sia di diagnosi, cura ed assistenza. Vorrei però sottolineare in questa sede una rilevante novità di cui sarete già al corrente: il sistema sanitario italiano si è arricchito da qualche settimana di una legge importante, che già dal titolo lascia intravedere prospettive operative concrete e realizzabili: 'Disposizioni in materia di diagnosi, cure e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie'. E' la prima legge in Italia sull'autismo, che colpisce un bambino ogni 100 nati e che si è imposta come la patologia neuropsichiatrica di maggiore impatto sulla vita dei pazienti e dei loro familiari. Il Governo e il Parlamento con attività esemplare e procedure semplificate (in seduta deliberante alla XII Commissione del Senato) ha portato a termine un'iniziativa attesa da tempo: nell'articolato della legge ci sono tutti gli elementi per determinare una svolta a livello di servizi, assistenza, percorsi diagnostici e terapeutici, come anche disposizioni relative alla formazione degli operatori e alla organizzazione di strutture semiresidenziali e residenziali nel territorio".
"La variabilità dei casi di questa patologia- sono ancora le parole del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, in occasione del XVI convegno nazionale dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) a Roma- che colpisce ciascuna persona in modo differente, nella sua gradualità da lieve a grave sintomatologia, compromette, a volte in un'età decisiva per la crescita, rapporti sociali e scolastici, deprime vocazioni e riduce con comportamenti considerati inusuali possibilità di vita e di abilità. Insomma, quel campo vasto di molteplici malesseri che rendono deboli parti importanti delle nostre comunità.
"Ho ascoltato in questi ultimi tempi storie esemplari di mamme non rassegnate che hanno scelto di affrontare con forza questo problema- continua De Filippo- e chiedono di avere le migliori tecniche ed i migliori interventi terapeutici per i loro figli. La legge è chiara, composta da pochi articoli: primo elemento alla base del provvedimento è l'inserimento nell'aggiornamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) di attività diagnostiche, terapeutiche, farmacologiche che saranno a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale. L'Istituto Superiore di Sanità è stato delegato ad aggiornare le linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita. Le Regioni con un meccanismo voluto dalla norma, saranno tenute a garantire servizi adeguati per queste persone mentre il ministero della Salute promuoverà lo sviluppo di progetti di ricerca riguardanti la conoscenza del disturbo dello spettro autistico. La maggiore novità sta forse nella parte della norma ove si afferma che l'attuazione delle linee di indirizzo costituisce adempimento obbligatorio ai fini della valutazione dei Sistemi Sanitari Regionali del cosiddetto Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza. E' un obbligo importante per i Sistemi Regionali che, se non si adegueranno, avranno sanzioni di tipo finanziario nel trasferimento del fondo sanitario nazionale".
"L'Italia ha un grande sistema sanitario ma una geografia non uniforme- continua De Filippo nel messaggio mandato in occasione del XVI convegno nazionale dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) a Roma- era quindi necessario inserire procedure affinchè in tutti i territori questa norma potesse dispiegare effetti positivi".
"Vorrei inoltre darvi qualche informazione- dice ancora il sottosegretario- circa lo schema di DPCM per l'aggiornamento della definizione dei livelli essenziali di assistenza, ancora in discussione ma che si spera possa presto vedere concluso il suo iter, il quale prevede due importanti articoli che interessano la tematica oggi in discussione. Il primo a cui voglio fare cenno è 'l'assistenza socio sanitaria ai minori con disturbo in ambito neuropsichiatrico': questo articolo prevede nell'ambito dell'assistenza distrettuale, domiciliare e territoriale ad accesso diretto, che il Servizio sanitario nazionale garantisca ai minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico, la presa in carico multidisciplinare e lo svolgimento di un programma terapeutico individualizzato differenziato per intensità, complessità e durata, che include le prestazioni, anche domiciliari, mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, psicologiche e psicoterapeutiche, e riabilitative necessarie e appropriate in differenti ambiti di attività. Un altro articolo invece prevede invece le stesse garanzie in ambito dell'assistenza semiresidenziale e residenziale. Sono convinto che il DPCM entrerà presto in vigore ed andrà a completare il quadro normativo con gli strumenti operativi per agire sulla salute dei minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico. Spero inoltre che questa ed altre vostre iniziative vadano a inserirsi in una dinamica positiva di partecipazione e coinvolgimento nella decisione pubblica con il supporto tecnico scientifico di tutti gli attori che hanno le competenze sulla materia. Vi rinnovo quindi il mio saluto- conclude De Filippo- e vi auguro a tutti buon lavoro".
(Wel/ Dire)