"Dare spazio al gruppo". Ecco la storia della Farfalla azzurra
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 9 giu. - 'La Farfalla azzura' è un libro di filastrocche scritte dai bambini di una scuola elementare della provincia di Perugia per superare la morte di una loro coetanea, una compagna di classe 'volata via'.
"Credo che per un insegnante questo sia l'evento più terribile e difficile da gestire in classe. Molti docenti non ce la fanno e si rifugiano nell'idea che forse sia meglio continuare a fare il proprio lavoro di tutti giorni, perché la vita continua e bisogna andare avanti il più normalmente possibile, ma le maestre di Francesca non la pensavano così". Spiega alla Dire Michele Capurso, ricercatore in Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Perugia, responsabile del settore formazione di AGESO (www.giocoestudio.it) ed ex presidente dell'associazione 'Hospital organisation of pedagogues in Europe' (Hope - www.hospitalteachers.eu).
Le maestre e i maestri di Francesca hanno sentito "che era necessario operare una scelta diversa, coraggiosa e difficile: hanno capito quanto i compagni della bambina (e forse anche loro stessi) avessero bisogno di continuare a pensare alla loro amica, alunna e compagna di scuola. Lo hanno fatto senza retorica, ma aprendo, di fronte ad una realtà così dura e difficile, gli spazi immaginativi e creativi che nascono grazie alla fantasia e al ricordo".
Sapere cosa fare "quando un lutto si presenta a scuola è difficile- racconta Capurso- spesso è possibile fare qualcosa di semplice, come ha fatto la classe di Francesca: scrivere poesie di vita e quotidianità, per non soccombere al dolore della perdita della compagna, ma per trovarle uno spazio dentro di noi e riuscire a raccontarlo, senza quindi dimenticarla". Il messaggio forte per lo studioso è: "La risposta al che fare nasce dal gruppo classe, non ci sono ricette". Scrivendo il libretto 'La Farfalla Azzura' compagni e maestri di Francesca hanno potuto continuare a pensare alla loro amica "grazie al pensiero narrativo e al riconoscimento delle proprie emozioni. I compagni di Francesca hanno colto la grande opportunità di diventare più grandi assieme, senza perdersi nel dolore e nel diniego".
Questa Farfalla Azzurra, "simbolo forse di vita e di crescita, che volando 'in qua e in là, in su e in giù, visita e sfiora tutti i bambini, crea dei legami, riconosce delle individualità e 'gioca dentro di noi come un pensiero dolce e leggero'. È l'immagine della compagna Francesca che- conclude il ricercatore dell'Università di Perugia- grazie alla narrazione è diventata ora presenza interna alla mente di ciascuno, oggetto buono che resterà per sempre dentro a quanti l'hanno conosciuta e ci hanno vissuto vicino".
FILASTROCCA DELLA FARFALLA AZZURRA Filastrocca della farfalla azzurra, che vola in qua in là, in su e in giù.
Si appoggia sui fiori di tutti i colori; rossi, bianchi, verdi e gialli.
La sua danza è un ballo leggero proprio come un pensiero che si posa sulla mano di Cristina, sul capello dritto di Martina, sulla maglietta di Benedetta .
Di Manuel sceglie il riccio, di Dimitri il capriccio, di Giovanni dal 1 al 10 tutti gli anni.
La agita il vento quando Simone è contento La vedi vibrare quando Kevin salta sulle scale.
Ride la farfalla quando Fabiano balla.
Gode l'azzurra quando Chiara parla e non sussurra, non molla la presa quando si appoggia sul naso di Irisa, si posa veloce quando Rito ride e non piange.
Riparte quando Luca e Luca giocano a carte.
Sorride quando la moto di Lorenzo romba, gode la farfalla quando Daniele più Daniele più Daniele con le dita leccano il miele.
Scintilla quando Gloria al cavallo allenta la briglia.
Se la ride quando Fabio e Matteo giocano a palla.
L'Azzurra lo becca se Samuele non mangia la bistecca.
E' contenta la farfalla se Mel issa gioca con la bambola gialla.
Anche Francesca adesso gioca dentro d i no i come un pensiero d'azzurro dolce e leggero, nel mezzo del giorno magari di sera e anche al mattino con la voglia di starei vicino.
(Wel/ Dire)