(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 27 gen. - Dire che le paure si 'annidano' nel cervello non è più solo un modo di dire popolare, ora è un dato di fatto. Pubblicata su Nature, infatti, una scoperta dell'Università di Puerto Rico e dell'Università di New York mostra come le paure siano memorizzate in una zona ben specifica del cervello pronte ad attivarsi, grazie a uno specifico circuito, in caso di tensione fisica e/o psicologica. Elaborata da due distinti gruppi di ricercatori indipendenti, guidati da Bo Li del Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL) a New York e da Gregory Quirk dell'università di Puerto Rico, la ricerca spiega come si possa parlare della presenza, nel cervello umano, di un vero e proprio interruttore di un circuito nervoso responsabile dei disordini dell'ansia e delle fobie. Disturbi che rendono la vita impossibile a oltre 40 milioni di persone nel mondo. Al momento, la presenza di questo circuito, è stato individuato nel cervello di alcuni topi di laboratorio, in una zona specifica che risponde al nome di amigdala centrale, vera e propria centralina delle emozioni.
"In precedenti ricerche- ha spiegato Li- abbiamo scoperto che l'apprendimento della paura e del relativo ricordo sono gestiti dalle cellule nervose nell'amigdala centrale', ora, invece, si è potuto osservare che l'amigdala è governata da un gruppo di neuroni che formano il nucleo paraventricolare del talamo (pvt), una regione del cervello estremamente sensibile alle sollecitazioni, che agisce come un sensore sia alla tensione fisica sia a quella psicologica. Le due aree sono in collegamento tra loro grazie ad alcune molecole, le bdnf, già note per essere implicate nei disturbi d'ansia. Tale molecola è inoltre un fattore di crescita e svolge un ruolo importante nello stimolare la nascita di nuovi neuroni e nuove connessioni tra questi. È proprio agendo sulla molecola e sul suo comportamento, per via farmacologica, che i ricercatori sperano di poter trattare ansie e fobie, dalle più comuni, come quella per i viaggi aerei, alle più recondite e ancestrali".
(Wel/ Dire)