Sessualità, il piacere è di tutti ma bisogna conoscersi
Simonelli, psicosessuologa: L'orgasmo è acquisizione, s'impara
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 14 apr. - Il piacere è di tutti ma bisogna conoscersi. 'Il clitoride è capace di scatenare l'orgasmo se stimolato adeguatamente, e ogni donna ha un suo ritmo e una particolare sensibilità che deve scoprire e far conoscere al proprio partner'. In un'intervista alla DIRE, Chiara Simonelli, psicologa psicoterapeuta e sessuologa, nonché professore presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università 'La Sapienza' di Roma, parla di sessualità e delle sue disfunzioni negli adulti e negli adolescenti.
'Da un punto di vista sociale l'area sessuale vive forti contraddizioni- prosegue la docente- è aumentata la pornografia, il sesso sembra sempre più sdoganato, poi dati alla mano si capisce che non se ne parla abbastanza né in famiglia né a scuola. Così i contraccettivi non sono utilizzati, aumentano le gravidanze indesiderate tra i minori e le malattie sessualmente trasmissibili. Restano avvolte nel silenzio le dimensioni legate all'autoerotismo e alle fantasie sessuali, aree fondamentali per lo sviluppo di una sana sessualità di coppia. Insomma, dove prima era tutto un nascondere- rimarca la sessuologa- adesso viene sbattuto 'in faccia' senza un reale dialogo. Troppa ignoranza e sessismo regnano nel nostro Paese'. Di educazione sessuale a scuola nemmeno a parlarne, seppur sia 'imprescindibile nell'insegnamento del rispetto tra i sessi. Oggi si mette in discussione tutto, compreso la legge 194 sull'aborto'.
LE DISFUNZIONI SESSUALI RIGUARDANO 4 AREE - 'Le disfunzioni sessuali riguardano il desiderio (la fase appetitiva a livello sessuale), l'eccitazione (qui ci sono disfunzioni specifiche), l'orgasmo e il dolore sessuale. A livello epidemiologico la disfunzione sessuale femminile più diffusa riguarda il disturbo del desiderio- rivela Simonelli- perché si può non aver voglia di fare sesso. Un problema molto conosciuto e trasversalmente diffuso in paesi e culture diverse: è il 'famoso' mal di testa femminile sotto le lenzuola'. Per gli uomini adulti il disturbo più diffuso è invece 'il deficit dell'erezione, mentre nella popolazione giovanile maschile abbiamo l'eiaculazione precoce'. L'ORGASMO FEMMINILE FA ANCORA PARLARE - 'Per molte donne è impossibile raggiungere l'orgasmo attraverso la sola penetrazione, perché questa non basta a far scattare quello che è un riflesso dal punto di vista fisiologico. Ebbene sì- aggiunge la psicoterapeuta- l'orgasmo è un riflesso, è come il martelletto che si dà sul ginocchio per vedere se la funzionalità dei nervi è conservata. Dato un sufficiente stimolo sessuale scatta quello che fisiologicamente parlando è l'orgasmo: contrazioni involontarie ogni 0,8 secondi. Le donne che non hanno un orgasmo 'vaginale' vanno ritenute normali- rassicura- non esiste solo il piacere da penetrazione'.
IL PUNTO G - Il 'Punto G' vive una diatriba lunga un secolo, anche se il dibattito si è acceso soprattutto nell'ultimo decennio. 'Intanto è stato scoperto che la struttura clitoridea è molto più vasta di quanto non si veda esternamente. Affonda le sue radici nella vagina con tre vie, componenti, piuttosto importanti. Rende la regione vaginale sensibile e permette ad alcune donne di godere del piacere fisico durante la penetrazione. In alcune posizioni poi- spiega la psicosessuologa- si va a toccare l'area del 'Punto G' e una struttura complessa che potrebbe essere alla base dell'eiaculazione femminile e che riguarda una piccola percentuale di donne (il cosiddetto squirting). Le donne in grado di avere l'orgasmo solo con la penetrazione sono poche, e ancora meno quelle che sperimentano lo squirting. La normalità- sottolinea la docente universitaria di Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale- prova piacere con una stimolazione clitoridea adeguata. Su questo punto tutte dovrebbero poter dare una risposta positiva. Nell'interno della vagina e sotto lo sbocco dell'uretra si trova un'area che può essere molto sensibile al piacere: questa è l'area che corrisponde al 'Punto G', oggi denominato anche CUV (complesso clitoro-uretro-vaginale) e che differisce parecchio fra donna e donna'.
ESISTE IL DISTURBO DEL DESIDERIO NELL'UOMO? - 'Nei diversi manuali non era previsto e veniva trattato solo in caso di bassi livelli di testosterone. Gli uomini, specialisti inclusi, continuano a confondere l'aria del desiderio con quella dell'eccitazione- spiega l'esperta- se l'uomo ha l'erezione c'è il desiderio. È tutto imperniato sull'erezione, se non c'è erezione non si fa sesso. La fase appetitiva nei maschi si dà per scontata, è un corollario dell'identità maschile. Adesso, invece, nell'ultima versione del Dsm 5 è comparsa la problematica del desiderio maschile, prima trattato solo come una disfunzione ormonale e quello femminile viene definito come desiderio essenzialmente 'responsivo' a quello maschile '.
Invece da cosa dipende? 'È il classico modo di funzionare del maschile- risponde Simonelli- gli uomini sono sempre pronti e interessati a fare sesso nella fase di caccia, della conquista, poi perdono l'interesse sessuale per la propria compagna pur continuando a provare affetto e tenerezza'.
Come deve essere allora il femminile? 'È rimasta la visione del femminile come donna con la gonna, paziente, tenera e accogliente. Nella vita reale però siamo più aggressive e incomprensibili per i maschi, e far funzionare oggi una coppia è diventata una sfida complessa per l'essere umano- ammette la psicologa- i maschi sembrano sempre più emotivamente disarmati rispetto alle emozioni. Non sono educati a riconoscerle e soprattutto a esprimerle e gestirle. In sostanza, sono rimasti gli stereotipi e le funzioni attribuite al femminile: la cura della coppia e della famiglia. Certo, oggi gli uomini partecipano di più alla gestione del privato rispetto ai loro nonni, ma ben lungi da un'equa spartizione del carico quando entrambi lavorano ad esempio: a livello culturale siamo ancora all'età della pietra'.
IL DISTURBO DELL'ECCITAMENTO SESSUALE - 'Riguarda le problematiche dell'erezione. Sul piano femminile manca l'eccitazione se, ad esempio, non c'è lubrificazione. In questo caso il rapporto può diventare doloroso'.
I DISTURBI DEL DOLORE - Nell'area del dolore 'troviamo il più diffuso vaginismo. Rappresenta soprattutto i cosiddetti 'matrimoni bianchi', dettati da un'impossibilità rispetto alla penetrazione. Si tratta di un sintomo fobico, la paura fisica della penetrazione. Alle donne che soffrono di questo problema, quando si sottopongono a una visita ginecologica anche esterna- racconta la terapeuta- capita che gli adduttori delle cosce tremino. Sono letteralmente terrorizzate all'idea che qualcosa entri nella vagina, dominate da fantasie di dolori tremendi e distruzione totale'. Esteticamente 'parliamo di femmine gradevoli, belle, intelligenti e molto femminili. In genere scelgono uomini ideali: cavalieri serventi sempre disponibili, non aggressivi, inesperti e ottimi complici del proprio sintomo. Vengono a consultazione da me- chiarisce la sessuologa clinica- quando vogliono un figlio'. La buona notizia però c'è: 'Dal vaginismo si guarisce, è una delle disfunzione con la prognosi migliore. È più complicata la tematica del desiderio'. IL DESIDERIO VIVE NELLA TESTA - 'Gli animali hanno un periodo preciso dedicato alla riproduzione, che per noi esseri umani dura invece 365 giorni l'anno. Tutto sta nella testa, nelle fantasie e nella scelta di un partner. Certo, il sesso può essere accantonato in certe fasi della vita - e ciò può essere fisiologico e non patologico - o si può essere ipersessuali (chi fa sesso molte volte al giorno con caratteristiche compulsive e con esiti disastrosi per la vita relazionale o lavorativa). In genere- avverte l'esperta- la gente fa meno sesso di quanto si pensi'.
PROBLEMATICHE MASCHILI: DISFUNZIONE ERETTILE ED EIACULAZIONE PRECOCE - Nei maschi, 'se pensiamo ai giovani, il problema principale riguarda l'eiaculazione precoce perché il deficit erettile lo si vede di 10 anni in 10 anni, aumentando con l'età in maniera esponenziale. I problemi relativi all'erezione maschile sono un primo sintomo- spiega Simonelli- un segnale della presenza di altre malattie o una disfunzione causata dall'assunzione prolungata di farmaci (per l'ipertensione, ad esempio). Sono tante le cause di una mancata erezione- continua la docente- tra queste c'è anche l'ansia, molto comune nei giovani. Si pensi che per una prima erezione mancata alcuni giovani sviluppano un'ansia prolungata che li porta ad astenersi dal rapporto con una donna anche oltre i 30 anni'.
DISFUNZIONI SESSUALI E CATTIVI STILI DI VITA - 'Droghe e alcol hanno l'effetto contrario di quello desiderato. I giovani vanno in discoteca e si prendono di tutto pensando di superare la paura e l'ansia. Pompano tutto su tutto, scegliendo musica assordante e chimica devastante, ma stili di vita negativi causano spiacevoli conseguenze sulla vita sessuale'.
NELLE DONNE L'ORGASMO È ACQUISIZIONE - 'Nelle adolescenti la difficoltà di provare un orgasmo deriva spesso da una confusione generata da aspettative sbagliate. L'orgasmo è un'acquisizione- chiosa la sessuologa- e s'impara conoscendosi e con l'esperienza vera e propria. Soprattutto per quelle donne che hanno affidato al maschile il loro piacere sessuale. E non sono poche.' TUTTI HANNO UNA FASE DI DÉFAILLANCE SESSUALE - 'Persone che non entrano in contatto con défaillance sessuali non esistono. Ciò che valutiamo è quindi il modo in cui ognuno di noi affronta le normali variazioni della propria 'prestazione'. È normale non essere sempre al top- rimarca Simonelli- e i maschi sono più vulnerabili su questo punto, tanto che l'ansia da prestazione è più sul versante maschile. Al momento assisto in terapia più uomini che donne, ma vedo anche molte coppie per vaginismo, tradimento e infertilità. Quest'ultima tematica incide moltissimo sulla sessualità in senso negativo. Dopo una diagnosi d'infertilità c'è una fase di lutto, la persona infertile si sente svalutata e colpevole anche di aver privato l'altro di una importante realizzazione e- conclude la psicoterapeuta- la sessualità finisce per perdere senso'.
(Wel/ Dire)
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