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Sileri: "Problema non è iscritti a Medicina, è rendere attrattaivo il nostro Ssn"
Roma, 21 giu. - "Non manca la vocazione a fare il medico, ma la vocazione per alcune branche specialistiche". Ha risposto così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, interpellato dalla Dire in merito ad un eventuale invito che volesse rivolgere agli studenti e alle studentesse dell'ultimo anno delle scuole superiori per iscriversi, vista la carenza di personale, alla Facoltà di Medicina.
"Il problema non è il numero degli iscritti a Medicina- ha proseguito- perché quello è congruo ed anzi è stato anche aumentato negli anni scorsi. Il problema piuttosto è un altro, cioè cercare di eliminare l'imbuto formativo, e lo abbiamo fatto aumentando i posti nelle scuole, anche se come abbiamo visto diverse centinaia di borse non sono state occupate".
Secondo Sileri, quindi, "noi possiamo anche aumentare i posti di Medicina e i posti nelle scuole, ma se non aumentiamo il grip al nostro Servizio sanitario nazionale- ha sottolineato- i nostri giovani medici andranno via oppure in pensione prima. Il vero problema, insomma, è rendere attrattivo questo lavoro per il personale sanitario. In che modo? Con dei salari sicuramente migliori e delle condizioni di vita lavorative migliori. Penso alle donne che sono in sanità , per esempio: bisognerebbe garantire loro una qualità di vita migliore per esempio con turni o nidi in prossimità degli ospedali, che permettono di conciliare quanto più possibile la famiglia con il lavoro", ha concluso.
CI SARANNO ALTRE ONDATE COVID, MA SEMPRE PIÙ LIMITATE PER DURATA E GRAVITÀ - "Il virus non è scomparso, c'è. Ci saranno ondate ma sempre più limitate come durata, come quantità e come gravità dei sintomi fra persone vaccinate" ha detto sempre Sileri, a margine del primo incontro del ciclo 'La sanità che vorrei', promosso dalle società scientifiche SIMIT, SIMG, SIGOT e AIP e che si è svolto al ministero.
"I casi sicuramente aumenteranno e avremo anche altre ondate oltre a questa estiva- ha proseguito- ma in un Paese che oggi è largamente vaccinato o ha largamente incontrato il virus o la combinazione di vaccinazione e incontro del virus.
È un passaggio dalla pandemia all'endemia e vi saranno delle epidemie, così come accade nel periodo invernale per le influenze, con delle recrudescenze nella popolazione che però è largamente protetta".
La situazione, secondo Sileri, va però "naturalmente valutata con attenzione e bisogna spingere sulle vaccinazioni per chi ancora non le ha fatte; personalmente- ha sottolineato- sono per esempio preoccupato per quelle aree del Paese dove non sono state fatte le dosi booster nei soggetti più anziani, ma non perché vivremo qualcosa di già visto in passato nella forma più violentata, ma perché laddove ci sono più contagi tra persone non vaccinate, meno vaccinate o vaccinate tanto tempo fa, maggiore è il rischio per i più fragili di avere bisogno di un ricovero ospedaliero".
PRIMA DELL'AUTUNNO VACCINO AGGIORNATO CONTRO VARIANTI COVID - "Quali sono i tempi per un vaccino aggiornato sulle varianti? Prima dell'autunno" ha aggiunto il sottosegretario alla Salute.
"Mi sembra che Moderna abbia già annunciato un ottimo risultato per questo vaccino aggiornato- ha proseguito Sileri- speriamo che anche altri arrivino a compiere il passaggio di un vaccino aggiornato per averlo disponibile il prima possibile".
POTENZIARE MEDICINA TERRITORIALE, PAZIENTE SIA AL CENTRO - "L'obiettivo è potenziare la medicina territoriale, andando verso una sanità che metta al proprio centro non più il luogo di cura ma il paziente stesso" detto infine Sileri.
"Questo processo doveva partire tempo fa- ha chiosato- ma non si è mai realizzato efficientemente e totalmente, tanto che, come hanno mostrato gli anni della pandemia, ci siamo ritrovati con ospedali con meno posti letto e una medicina territoriale sguarnita, soprattutto in alcune regioni". Allora case della salute, distretti e ospedali di comunità , secondo Sileri, saranno i "punti di riferimento che consentiranno di rispondere alle esigenze di ogni paziente e del suo nucleo familiare- ha fatto sapere- con tutte le figure che oggi già sono presenti negli ospedali, con un approccio all'insegna della multidisciplinarietà . Non è una sanità di periferia, ma una sanità costruita intorno al paziente, il quale si trova al centro di questo sistema: una vera e propria 'sanità a casa'. Quando invece servirà un'alta intensità di cura, si farà ricorso all'ospedale, che permetterà di dare risposte più complesse".
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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