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Vaccini non decollano tra anziani, Italia Longeva: "Va battuta disinformazione"
Roma, 3 feb. - In Italia le coperture vaccinali stentano a decollare, in particolar modo per gli over 65, la fascia di popolazione maggiormente a rischio rispetto alle malattie infettive come influenza, polmonite pneumococcica, herpes zoster e per le loro complicanze. Cosa non funziona, nonostante la gratuita' dell'offerta? Qual e' la strada per promuovere una maggiore adesione alla vaccinazione, e realizzare l'obiettivo di una vecchiaia non solo lunga, ma anche attiva e in buona salute? Di questi temi si e' discusso a Palazzo Lombardia a Milano, in occasione del convegno intitolato 'La prevenzione vaccinale per un invecchiamento in salute', promosso da Italia Longeva, la rete del ministero della Salute sull'invecchiamento e la longevita' attiva, con il patrocinio di Regione Lombardia, Fimmg, Sigg, Simg e Sltl.
Tra le priorita' d'azione emerse dal confronto sulle politiche vaccinali regionali c'e' sicuramente il contrasto alla disinformazione e ai pregiudizii, oltre che il bisogno di aumentare la consapevolezza sui vantaggi della vaccinazione e i rischi associati alle malattie infettive prevenibili da vaccino. Poi occorre ampliare e, laddove possibile, personalizzare l'offerta vaccinale, a seconda dell'eta' e dello stato di salute di cittadini e pazienti, alla luce delle nuove evidenze scientifiche. "I numeri parlano chiaro: alla base delle basse coperture vaccinali c'e' una grave disinformazione sui vaccini e prima ancora sulle patologie che i vaccini possono efficacemente contrastare" dichiara Roberto Bernabei, che di Italia Longeva.
Per Bernabei "la buona comunicazione, da parte di tutti i soggetti coinvolti (istituzioni, medici, operatori sanitari, mass media) resta un elemento imprescindibile per contrastare la convinzione, ancora troppo radicata, che la vaccinazione sia solo 'roba da bambini', e sensibilizzare la popolazione adulta e anziana a usufruire di questa importante opportunita' messa a disposizione dal servizio sanitario". Proprio perche' gli interventi di prevenzione sono rivolti a persone sane, molto spesso non se ne percepisce il beneficio prodotto (assenza di malattia, minori ospedalizzazioni, aumento della produttivita', riduzione dei costi diretti e indiretti correlati alle patologie), e se ne sottovalutano i vantaggi nel breve e lungo termine.
"Grazie alla prevenzione che in Lombardia abbiamo cercato in questi anni anche tramite le campagne vaccinali di rendere edotta la popolazione", spiega il presidente della commissione regionale Sanita', il leghista Emanuele Monti. "Abbiamo vissuto un periodo assurdo di campagne no Vax a cui noi abbiamo risposto con informazione e comunicazione- prosegue Monti- ribadendo l'importanza di vaccinarsi quali sono i vaccini, i rischi connessi e anche sui vaccini influenzali presi spesso come accessorio ma invece fondamentali per gli over 65". È pertanto necessario, come sottolineano gli esperti, l'impiego di specifiche valutazioni delle tecnologie sanitarie per programmare politiche efficaci, sicure, incentrate sui pazienti e mirate a conseguire il miglior valore. Un altro caposaldo, quando si parla di strategie di prevenzione efficaci, e' il principio dell'appropriatezza della vaccinazione, ovvero la misura di quanto la scelta sia adeguata rispetto alle esigenze del paziente, oltre che al contesto sanitario.
Una vaccinazione appropriata produce un impatto positivo sia per il singolo, in termini di miglioramento della qualita' di vita, sia per il Servizio sanitario nazionale, con una riduzione dei costi indiretti legati alla patologia, come ad esempio la gestione delle complicanze e delle ospedalizzazioni. Prevenzione che assume un significato sempre meno settoriale rispetto al passato, e che trascende dalla semplice terapia, reinventandosi come vero e proprio vademecum di buone prassi.
"Nel momento in cui andiamo a parlare di prevenzione non possiamo considerare solo le malattie infettive", sottolinea la responsabile dell'unita' organizzativa della prevenzione lombarda, Maria Gramegna, "ma parliamo anche degli interventi che ci aiutano a mantenere una buona condizione di salute". Vanno in questa direzione, evidenziando il principio di appropriatezza della vaccinazione, sia la quarta edizione del Calendario Vaccinale per la Vita, documento che si basa sulle evidenze scientifiche e frutto della collaborazione tra esperti delle principali societa' scientifiche nazionali, sia la circolare annuale sull'influenza emanata dal ministero della Salute, oltre che i piani sanitari della maggior parte delle regioni.
Anche in altri Paesi europei vengono utilizzate strategie di immunizzazione che prevedono l'utilizzo di diverse tipologie di vaccino, a seconda dell'eta' e dei fattori di rischio. Lo sviluppo di linee guida accurate dunque a detta dei relatori costituisce il primo passo verso un'adeguata copertura vaccinale a tutela della popolazione, come dimostra il caso virtuoso del Regno Unito specialmente rispetto alla patologia influenzale.
Attualmente in Inghilterra infatti e' stato sottoposto a vaccinazione antinfluenzale il 71,4% degli adulti di eta' superiore ai 65 anni, il 42,5% degli adulti con una patologia cronica. Tuttavia, fondamentale e' il lavoro di squadra tra tutti gli attori coinvolti: "una campagna di vaccinazione efficace si fonda su tre elementi" spiega George Kassianos, general practitioner e national immunisation lead al Royal College of General Practitioners del Regno Unito. Il primo e' "un governo che metta in atto le raccomandazioni degli esperti e fornisca il vaccino gratuitamente a tutte le categorie a rischio"; poi "un'assistenza di base solida e incentivata", e infine, "una popolazione di pazienti che abbia totale fiducia nella protezione offerta dai vaccini".
(Nim/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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