Roma, 24 set. - "L'allarme e' stato lanciato anche dagli esperti in occasione del congresso europeo di diabetologia conclusosi nel weekend a Barcellona: il rischio della comparsa anticipata del diabete di tipo 2 nei giovani, condizione una volta tipica dei nonni, merita attenzione e interventi puntuali e rapidi, anche nel nostro Paese. Da anni, infatti, vediamo avanzare il diabete urbano nelle nostre citta' e nelle periferie delle metropoli".
Cosi' Andrea Lenzi, presidente di Health City Institute e della Fondazione per la Ricerca in endocrinologia, onlus della Societa' italiana di Endocrinologia.
"I dati scientifici ed epidemiologici piu' aggiornati, che vedono in tutto il mondo crescere malattie come il diabete e l'obesita' nelle fasce d'eta' giovanili- fa sapere Lenzi- fotografano un effetto dei cambiamenti del nostro mondo, che non sono solo climatici, ma anche di comportamento sociale e di stile di vita. Dati americani dicono come negli under 30 il diabete progredisca di oltre il 2% annuo e si prevede il quadruplicamento dei malati entro il 2050. Un recente studio di 'The Lancet' riporta come nel mondo su circa 2 miliardi di adolescenti, 1 su 5 sia in sovrappeso od obeso, con una crescita dal 1990 al 2016 del 120% dei casi. Purtroppo, questi trend negativi, pur se con minore enfasi, riguardano anche l'Italia".
Ad esempio, il primo report Italian Barometer Obesity dell'Ibdo, pubblicato quest'anno, stima ci siano circa 1 milione e 700mila i bambini e adolescenti in eccesso di peso, cioe' il 24,2% della popolazione di 6-17 anni. "Come presidente di Health City Institute e medico e ricercatore in endocrinologia- sottolinea Lenzi- non posso non sottolineare come cio' comporti rischi per la salute della popolazione, ma anche costi insostenibili per sistemi sanitari come il nostro, gia' oggi sotto pressione".
Secondo il presidente della di Health City Institute, quindi, si rende necessario "agire tempestivamente, con misure che sostengano la ricerca scientifica da un lato e l'educazione e il cambiamento culturale dall'altro, a vantaggio della salute e dell'ambiente. In questi giorni- aggiunge Lenzi- si e' aperto nel nostro Paese un forte dibattito su questi temi di grande attualita' e sul modo per reperire fondi per far fronte a questi bisogni. Il governo, per voce del ministro dell'Istruzione, universita' e ricerca, Lorenzo Fioramonti, nelle sue dichiarazioni programmatiche, e del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, sembrerebbe orientato, in linea con molti altri Paesi europei come la Francia o la Svezia, ad agire con imposizioni fiscali su alcune fonti di questi fenomeni: gli alimenti come le merendine e le bevande zuccherate non salutari. Di certo e' una strada giusta e un buon inizio per coniugare una forte indicazione verso stili di vita corretti e ottenere risorse per ricerca, salute e ambiente, argomenti che si coniugano per salvaguardare i nostri giovani, il nostro domani", conlcude.
(Comunicati)