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Influenza, Siti: "Vaccini in evoluzione per proteggerci meglio"
Roma, 18 ott. - È la vigilia della stagione influenzale e come sempre si parla di quanti saranno i casi, di quanto sara' 'cattiva' o 'lieve' la malattia il prossimo inverno, e della necessita' di vaccinarsi per proteggersi da una sindrome a torto ritenuta banale.
"In realta'- spiega Paolo Bonanni, ordinario di Igiene all'Universita' degli Studi di Firenze, in occasione del Congresso nazionale della Societa' Italiana di Igiene (SItI) in corso a Perugia- le previsioni su numeri e gravita' sono pressoche' impossibili: il virus influenzale e' maestro di trasformismo ed e' capace di stupirci sempre. Quello che invece sappiamo per certo e' che negli ultimi due inverni abbiamo avuto un numero di casi, anche gravi, particolarmente elevato. Due stagioni davvero pesanti con 6-8 milioni di italiani messi a letto, e migliaia di morti - soprattutto tra anziani e soggetti gia' malati - per le complicanze della malattia".
Pertanto, prosegue Bonanni che e' anche il coordinatore del board scientifico del 'Calendario vaccinale per la Vita', "non si sottolinea mai abbastanza il concetto che la sola misura per ridurre il rischio delle gravi conseguenze dell'influenza e' vaccinarsi ogni autunno".
Tanti, poi, i messaggi distorti da superare. Spesso si sente dire che il vaccino non protegge contro tutte le malattie respiratorie invernali. È la realta', ci sono anche altri virus e batteri in inverno, ma quelli influenzali sono tra i piu' 'cattivi' e pericolosi. Che l'efficacia non sia al 100% e' vero, ma se anche si dovesse prendere l'influenza nonostante la vaccinazione, questa la contrae in modo piu' lieve e la possibilita' di finire in ospedale o con complicanze gravi e' comunque piu' bassa. 'Non l'ho presa per anni, quindi sono refrattario': falso. Sei stato solo meno esposto o piu' fortunato, ma prima o poi in mancanza di protezione la contrarrai di nuovo. E intanto la ricerca va avanti, per fornire strumenti sempre piu' efficaci contro i virus. "Quest'anno- ricorda Bonanni- la novita' e' rappresentata dai vaccini quadrivalenti basati sulle colture cellulari (tutti gli altri sono coltivati su uova embrionate di pollo), che hanno il vantaggio di essere prodotti in modo piu' standardizzato e in quantitativi superiori. In alcune stagioni, poi, possono avere componenti di uno dei virus (A H3N2) piu' simili a quelle del virus circolante durante l'inverno. In ogni caso, va anche ricordato il concetto dell'appropriatezza d'uso dei vaccini, ovvero, non sono tutti uguali ed e' necessario dare 'ad ognuno il suo'".
Infatti, il ministero della Salute consiglia l'utilizzo del quadrivalente (coltivato su uova o su coltura cellulare) dai 6 mesi di vita ai 75 anni, mentre per le eta' superiori il vaccino piu' adatto e' oggi il trivalente adiuvato, dal momento che nell'anziano i ceppi di tipo B hanno minore rilevanza, mentre l'adiuvante aiuta a rispondere meglio al vaccino un sistema immunitario in condizioni non ottimali, come e' solitamente quello dell'anziano.
"L'auspicio- afferma Bonanni- e' che la nostra popolazione possa comprendere sempre meglio la necessita' di proteggerci ogni anno contro un'infezione che a torto e' ritenuta 'normale' e banale', ma che e' in realta' la malattia infettiva che fa piu' danni alla salute di tutti".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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