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Hiv, Simit: "Al ministero Consensus conference su U=U"
Roma, 13 nov. - Tra scienza, cronaca e futuro per capire come cambia nella pratica l'approccio all'Hiv. A Roma, presso l'Auditorium della sede del Ministero della Salute di Via Ribotta, la Consensus Conference su U=U.
I RISULTATI DEGLI STUDI PARTNER: U=U - I risultati degli studi PARTNER-1 e PARTNER-2, presentati al congresso mondiale di Amsterdam Aids del 2018, hanno dimostrato in maniera inequivocabile che l'Hiv non viene trasmesso all'interno di coppie in cui un partner e' Hiv positivo e uno Hiv negativo se la viremia del partner Hiv positivo non e' piu' determinabile nel sangue, grazie alla corretta assunzione di una efficace terapia antiretrovirale. "Si tratta di un'evidenza rivoluzionaria, poiche' permette alle coppie di avere rapporti sessuali senza utilizzare il preservativo e alle persone Hiv positive di alleggerire il peso sociale dell'infezione- sottolinea la Professoressa Antonella D'Arminio Monforte, Professore Ordinario di Malattie Infettive all'Universita' di Milano e Direttore Struttura Complessa di Malattie Infettive, Asst Santi Paolo e Carlo- Infine puo' contribuire a contrastare lo stigma nei loro confronti, ancora oggi molto forte. La non trasmissibilita' per via sessuale dell'infezione da Hiv da parte delle persone la cui viremia sia sotto la soglia della determinabilita' e' stata definita con la sigla U=U, letteralmente undetectable=untransmittable, cioe' non rilevabile=non trasmissibile. L'evidenza scientifica su U=U non e' ancora completamente passata ne' tra le persone che vivono con Hiv/Aids, ne' tra la popolazione generale, dalla quale e' ampliamente ignorata. Qualche riluttanza, dovuta soprattutto a carente informazione, e' ancora presente anche in ambito medico".
UNA CONSENSUS CONFERENCE SU U=U - La Societa' di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) e la Italian Conference on Aids and antiviral Research (Icar), insieme alle associazioni di pazienti e della societa' civile impegnate nelle tematiche Hiv/Aids, hanno promosso una Consensus Conference su U=U, trovando ospitalita' presso il Ministero della Salute, per declinare, con la comunita' dei medici e dei pazienti che cosa si intenda, nella pratica, con l'espressione "U=U", quale ne sia la portata, come debba essere mantenuto e protetto e quanto cio' implichi in Italia. La Consensus rispondera', facendo ricorso a tutte le evidenze scientifiche disponibili, a queste domande: Cosa significa "rischio zero"? Cosa si intende per 'virus non rilevabile'? Da quanto tempo deve sussistere questa condizione per parlare di U=U? Ogni quanto tempo va controllata la presenza del virus nel sangue per assicurare la persistenza di non rilevabilita'? Vanno comunque utilizzate misure di profilassi pre-esposizione o post-esposizione nel caso di rapporti sessuali con persone con viremia non rilevabile? Come si devono comportare gli operatori sanitari Hiv positivi- o gli operatori Hiv negativi che incorrano in un incidente occupazionale? La Consensus intende arrivare a una risposta per ognuno di questi quesiti. Lo scopo finale e' la stesura di un documento di indirizzo per la comunita' scientifica, per i sanitari e per le persone Hiv positive, ma anche la divulgazione di questa nuova evidenza scientifica a tutta la popolazione e ai media- un passaggio fondamentale per il contrasto allo stigma.
IL PUNTO DI VISTA DEI PAZIENTI - Le evidenze su U=U rappresentano una nuova frontiera per le persone con Hiv. "Dall'inizio della pandemia tutte le persone con Hiv si sono percepite come un pericolo per chi avevano vicino, ovviamente per partner o coniugi, ma anche per genitori o figli cosi' come per i colleghi di lavoro o gli amici- spiega Massimo Oldrini, Presidente di Lila - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids- U=U, che e' riferito alla sfera sessuale, e che incontrovertibilmente, sulla base di solidissime evidenze scientifiche, definisce a rischio zero un rapporto sessuale senza preservativo con una persona in trattamento efficace e viremia soppressa, scardina lo stereotipo della pericolosita' del sesso con le persone in Hiv. A loro viene cosi' riconsegnata una parte della vita importantissima come quella della sfera sessuale da non piu' vivere con paura o vergogna. Questa notizia deve essere comunicata alla popolazione perche' nella societa' italiana e' ancora troppo forte lo stigma nei confronti delle persone con Hiv". "U=U e' in effetti una rivoluzione paragonabile all'introduzione dei farmaci antiretrovirali nella storia del pandemia. Una rivoluzione che potra' mettere a tacere lo stigma nei confronti delle persone che vivono con Hiv, stigma doppio in caso di persone Msm (maschi che fanno sesso con maschi), una discriminazione spesso anche interna alla comunita' Lgbt. Grazie ai documenti finali della Consensus Conference italiana, anche il nostro Paese potra' supportare a tutto tondo l'acronimo U=U, ognuno nel proprio campo. Un'azione che avra' un effetto esplosivo anche nell'esecuzione del test senza piu' timori di essere visti, giudicati, condannati", aggiunge Sandro Mattioli, Presidente di Plus Persone Lgbt Sieropositive.
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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