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Fnomceo: "Correre a ripari, subito 1.000 borse e no aumento accessi"
Roma, 29 mar. - Saranno 19.000 i medici che, nel 2021, rimarranno intrappolati nell'imbuto formativo, laureati ma senza possibilita' di accesso alla formazione specialistica o in medicina generale. In quell'anno, infatti, cominceranno a laurearsi i quasi diecimila studenti immatricolati in sovrannumero nell'anno 2014/2015, dopo aver fatto ricorso al Tar per presunte irregolarita' nei test d'accesso.
A lanciare l'allarme sono stati, mercoledi' scorso nell'ambito degli 'Stati generali del giovane medico', i giovani dell'Anaao, il sindacato dei medici e dirigenti del Servizio Sanitario nazionale, che hanno presentato le loro proiezioni a condizioni invariate, cioe' considerando costanti sia il numero degli accessi al corso di studi, sia quello delle borse per le specializzazioni.
"Oggi, pero', il Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, dalle pagine della Repubblica, fa sapere che 'dopo aver portato nei dipartimenti di Medicina settecento persone in piu' su una platea di novemila e cento', il prossimo anno il Governo ha intenzione di aprire le porte ad altre duemila matricole.
Aumentando, certo, anche le borse di specializzazione, ma tramite uno stanziamento di cento milioni che, con questi numeri, potrebbe non essere comunque sufficiente ad evitare il collasso del sistema", si legge nella nota della FNOMCEO.
"Bisogna correre ai ripari, e bisogna farlo subito - tuona il presidente della Federazione nazionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli -. Noi la ricetta l'abbiamo data: diecimila borse ora, poi una riforma del sistema per cui a ogni laurea corrisponda una borsa".
"Il Ministro Bussetti ha dichiarato che finalmente il Governo riuscira' ad allineare i nuovi contratti di formazione per gli specializzandi medici con il numero di laureati, e questa e' cosa ottima - continua Anelli -. Bene, chiarisca le modalita' con le quali intende farlo. A noi pare che aumentare il numero degli accessi in questo momento non sia una misura efficace, ma sia anzi deleteria. Intanto per avere medici completamente formati e pronti a prendere servizio ci vorranno undici anni; e, per allora, l'emergenza causata dalla 'gobba pensionistica', l'ondata di colleghi che andranno in pensione nel 2025, sara' superata.
Inoltre, non possiamo permetterci di avere, proprio nel momento di massima emergenza, oltre 21000 medici fermi nell'imbuto".
"Chiediamo al Ministro Bussetti, al Ministro della Salute Grillo e a tutto il Governo che sia fatta una programmazione attenta e lungimirante, che tenga conto non solo dell'oggi ma delle proiezioni a cinque e dieci anni - conclude -. Se siamo arrivati a questo punto, e' perche' raccogliamo il frutto di politiche miopi del passato: non commettiamo gli stessi errori, diamo un segnale di vero cambiamento! Spostiamo le risorse destinate all'aumento degli accessi e utilizziamole per aumentare le borse, portandole a diecimila. Solo cosi' non avremo, tra cinque anni, un Servizio sanitario nazionale senza medici".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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