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Incontro a Roma su Sunshine act, Cantone: "Provvedimento utile". Agenas: '30mila medici 'trasparenti' su rapporti con aziende'
(DIRE) Roma, 27 mar. - "Credo che il Sunshine Act sia utile". Lo dice Raffaele Cantone, presidente dell'Autorita' Nazionale Anticorruzione (Anac), a margine di un convegno al Palazzo Giustiniani, a Roma, sulla corruzione in sanita', parlando del ddl in discussione in Parlamento. All'evento hanno partecipato Antonio Magi e Foad Aodi, rispettivamente presidente e consigliere dell'Omceo di Roma.
Un provvedimento, il Sunshine Act, utile proprio perche' "introduce trasparenza sulle modalita' attraverso le quali avviene il rapporto tra aziende farmaceutiche e operatori sanitari. Questo rapporto va affrontato nel modo giusto, non criminalizzandolo, ma facendo emergere il contenuto del rapporto stesso- termina Cantone- dietro al quale si nasconde, a volte, anche altro".
"Il tema della corruzione in sanita' e' centrale", il contrasto "e' una battaglia dal punto di vista etico- continua Cantone- ma e' soprattutto una battaglia per una migliore efficienza della sanita'", perche' significa "chiudere meno ospedali e mettere a disposizione piu' posti letto, quindi risultati concreti per i cittadini".
Se c'e' corruzione in sanita' "vuol dire che c'e' uno spreco, una gestione non corretta delle risorse e il nostro Paese mette in campo molte risorse in sanita'", ricorda il presidente Anac che spinge invece per il mantenimento e la salvaguardia di un sistema "peculiare e universale" come il SSN. Il rischio di conflitto di interessi "lo troviamo ogni giorno in questo settore, in chi gestisce la spesa come in chi gestisce l'approvvigionamento di farmaci e dispositivi", segnala ancora il presidente Anac. Bisogna dunque "rimettere al centro il tema della prevenzione, la corruzione non si contrasta intervenendo dopo. Le misure messe in campo ora sono utili, un piccolo segnale dimostrato anche da un aumento di trasparenza", conclude Cantone. AGENAS: 30MILA MEDICI 'TRASPARENTI' SU RAPPORTI CON AZIENDE - Sono "quasi 30 mila" i professionisti sanitari che hanno compilato la 'Dichiarazione pubblica di interessi' per individuare la presenza di comportamenti a rischio da tenere sotto osservazione nel settore, vedi i legami con le aziende farmaceutiche o i produttori di dispositivi medici "che escono dall'ordinario". E' il dato fornito da Francesco Bevere, direttore generale di Agenas.
Il dato e' legato al periodo che va dal 2016, "quando Agenas ha messo a disposizione dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) la modulistica sulla 'Dichiarazione pubblica di interessi'", ad oggi. "La consapevolezza dell'importanza di questo strumento diagnostico- aggiunge Bevere- e' avvalorata dal numero crescente di professionisti sanitari che dal 2016 hanno scelto volontariamente di compilare la modulistica, arrivando a quasi 30mila. Nello stesso periodo le aziende sanitarie che si sono registrate sono passate dall'1,8% del 2016 al 36,5% del 2018". Avere cognizione dell'esistenza di possibili situazioni di conflitto di interesse all'interno della propria azienda sanitaria, conclude Bevere, "e' tra le principali misure di una strategia di prevenzione dell'anticorruzione".
(Sor/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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