Roma, 21 mar. - "Bene la delibera regionale in Lombardia per garantire il pediatra e le cure ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno". Cosi' Foad Aodi, consigliere dell'Omceo di Roma e coordinatore dell'Area rapporti con i Comuni e Affari esteri e Area riabilitazione dell'Ordine, commenta in una nota la notizia della delibera regionale in Lombardia che garantisce le cure ai figli degli immigrati anche senza permesso di soggiorno, fino all'eta' di 18 anni.
Il consigliere dell'Omceo si rivolge con un appello al ministro della Salute e alla Fnomceo affinche' si garantisca in tutte le Regioni il diritto della salute agli immigrati, compreso il pediatra e il medico di famiglia per i loro figli, indipendentemente dalla situazione amministrativa e dal permesso di soggiorno.
Oggi si riunisce l'Area rapporti con i Comuni e Affari esteri dell'Ordine dei medici di Roma e le tre commissioni dipendenti dall'Area coordinata da Foad Aodi. Questo appuntamento ricorre ogni due mesi e affronta tutte le problematiche e le attualita' riguardanti la sanita', l'immigrazione e la cooperazione internazionale.
Aodi, si legge nella nota, "ricorda infine l'importanza del pediatra per tutti i bambini, sia per la prevenzione, che per le cure, ma anche per combattere la circoncisione clandestina.
Questo fenomeno infatti, grazie alla campagna fatta da tutte le istituzioni competenti dopo una denuncia fatta dall'Associazione medici di origine straniera in Italia, si sta riducendo notevolmente. La percentuale di interventi di circoncisione 'fai da te' sono diminuiti al 25% rispetto al 35% precedente". Un motivo per cui si "invita a proseguire su quella strada a favore della legalita': lo scopo e' azzerare le circoncisioni clandestine e coinvolgere tutti i musulmani e i loro figli nelle strutture autorizzate e pubbliche per eseguire il rituale, con costi accessibili e favorendo la tutela della salute del bambino".
(Comunicati)