(DIRE) Roma, 12 mar. - Qual e' l'azienda sanitaria che i cittadini vorrebbero avere o in cui gli operatori vorrebbero lavorare? E' la domanda da cui parte il nuovo progetto 'La Asl che vorrei' dell'Asl Roma 1, presentata al Complesso del Santo Spirito dal direttore generale, Angelo Tanese. Il progetto e' rivolto ai cittadini e agli operatori che lavorano nelle strutture sanitarie. L'obiettivo e' raccogliere idee e proposte per costruire un'azienda sempre piu' vicina alle persone e in un contesto di lavoro piacevole.
"Riteniamo che ci sia uno stretto legame tra la soddisfazione degli operatori e la qualita' dei servizi resi ai cittadini- ha spiegato Tanese- E capire meglio cosa e' importante dai loro punti di vista puo' aiutarci a pensare nuove idee e soluzioni.
Con questo progetto l'azienda si pone in ascolto e si apre alla partecipazione attiva di tutti coloro che ricevono assistenza o lavorano nelle nostre strutture".
Per partecipare bastera' compilare una scheda cartacea per proporre un'idea e inserirla nelle urne dedicate che saranno presenti nelle sedi territoriali o negli ospedali a gestione diretta della Asl Roma 1. È possibile anche partecipare on line, compilando un apposito form nella sezione presente sul portale www.aslroma1.it, dove inoltre sara' possibile seguire lo stato di avanzamento del progetto, trovare ulteriori informazioni e anche consultare le proposte pervenute da chi ha dato il consenso alla pubblicazione. La Asl Roma 1 si impegnera' a verificare la fattibilita' di tutte le proposte ricevute e a selezionare quelle che rispondono maggiormente ai criteri di condivisione, efficacia e innovativita', che saranno rese pubbliche e potranno essere inserite nella programmazione aziendale.
Ampia la rosa dei temi su cui inviare la propria idea entro il 31 maggio. Per chi utilizza i servizi della Asl: informazione e comunicazione, accesso ai servizi, modalita' di presa in carico, qualita' della relazione tra operatori e cittadini, comfort delle strutture e dei luoghi di cura, procedure piu' semplici, rispetto delle identita' culturali; mentre per chi lavora per l'Azienda: organizzazione del lavoro, benessere e socializzazione, conciliazione vita-lavoro e crescita professionale.
(Mel/ Dire)