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8 marzo, Anaao: "Trasferire visione di genere in contratti di lavoro"
Roma, 7 mar. - "Nella sanita' italiana le donne sono gia' maggioranza tra i nuovi medici ed entro tre anni lo saranno in tutta la popolazione professionale considerata l'accelerazione dei pensionamenti che produrra' la cosiddetta quota 100. Un fenomeno numerico che, pero' tarda a tradursi in proposte strategiche delle organizzazioni, comprese quelle professionali e sindacali, che recepiscano esigenze e legittimi interessi di categorie professionali in rapida mutazione". Lo scrive in una nota Carlo Palermo, Segretario Nazionale Anaao Assomed.
"La crescita delle donne medico porta domande- prosegue Anaao nella nota- ancora senza risposte, sulla organizzazione del lavoro e su modelli di cura in grado di recuperare i valori professionali ed i tempi di vita. E, forse, richiede un rovesciamento del paradigma paritario con la valorizzazione della differenza, che, lungi dal penalizzare le donne, le avvantaggi nel lavoro di cura globale riguardante la relazione, la riproduzione, gli affetti, il rispetto della persona e del mondo. In un momento storico condizionato dagli economisti, ed in un clima poco adatto ai medici, ad una maggioranza di donne che lavora in sanita' tocchera' occupare i posti che rimarranno dopo l'esodo di massa verso la quiescenza e dopo le fughe dal pubblico verso il privato di clinici poco attratti dagli ospedali. In un Paese che da decenni non ha piu' voluto governare la salute, delegata da tutti a modelli aziendalistici, con i principali attori, i medici in preda ad una crisi identitaria, in cui le problematiche di genere si aggiungono alle generali condizioni in cui operano. Senza sapere piu' come e' e come sara' questo lavoro, nell'ambito dell'epocale cambiamento che si profila, con ospedali che si assottigliano fino a scomparire, con chi sogna una medicina senza medici, con i contratti di lavoro destinati ai musei della postmodernita'. E come sara' la formazione a questo lavoro che rischia di perdere la sua ragione sociale e che cosa verra' trasmesso alle generazioni successive".
"Il cambiamento necessario- conclude Palermo- richiede certo tempo, ma soprattutto politiche che lo assumano come necessita' per trasferire una visione di genere nei contratti di lavoro, nelle leggi, nella prassi, ed evitare che la crescita delle donne in sanita' sia derubricata a semplice fenomeno di costume. La sostenibilita' della sanita' pubblica passa anche per la capacita' di tenere insieme la galassia delle esigenze e delle aspettative, di lavoro e di 'genere', dei professionisti con quelli del Servizio Sanitario Nazionale e compiutamente interpretare e rappresentare i cambiamenti e le nuove domande che l'avanzare delle donne in sanita' esprime".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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