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Neuroriabilitazione, Consiglio Stato boccia gli standard fissati dal dm 70 che prevedeva 1.200 posti in tutta Italia
Roma, 4 mar. - L'accesso a percorsi di neuroriabilitazione di alta specialita' per pazienti con gravi lesioni del sistema nervoso e' un diritto alla salute "non sacrificabile" pure nel doveroso rispetto delle esigenze di bilancio e di contenimento della spesa sanitaria. Non solo i pazienti che hanno attraversato un periodo di coma devono poter essere trattati in strutture di alta specialita' neuroriabilitativa, ma anche qualsiasi paziente che abbia subito una grave lesione del sistema nervoso.
Lo ha affermato il Consiglio di Stato con una sentenza che annulla quanto stabilito dal Ministero della Salute con il decreto 70 del 2015 in riferimento al fabbisogno di posti letto di neuroriabilitazione di alta specialita'. Un fabbisogno che quel Decreto fissava in un massimo di 1.200 posti letto in tutta Italia, ma che il Consiglio di Stato ha giudicato "non supportato da idonea motivazione e istruttoria, risolvendosi dunque in un'ingiustificata compressione del diritto alla salute". E anche considerando gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, sempre il Consiglio di Stato sottolinea che "la riduzione di riabilitazione appropriata si traduce in costo sociale e dunque economico per la collettivita', visto l'impatto che pazienti non adeguatamente riabilitati hanno sulle famiglie e sul Servizio Sanitario Nazionale".
Un'osservazione che ricorda l'allarme lanciato dalla Ragioneria Generale dello Stato gia' nel 2017 con un suo studio sulle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e sanitario e che rileva come la spesa pubblica per pensioni di inabilita' siano piu' che raddoppiate negli ultimi quindici anni, passando dai 7,2 miliardi del 2012 ai 15,8 del 2017.
La sentenza del Consiglio di Stato conclude un iter della giustizia amministrativa avviato dalla Fondazione Santa Lucia Irccs, che sia presso il Tar del Lazio che presso il Consiglio di Stato ha sottolineato con successo come il calcolo del fabbisogno di posti letto di neuroriabilitazione di alta specialita' in Italia vada rivisto in uno sforzo comune per meglio conciliare i bisogni di salute in questo settore della medicina con le risorse disponibili. I dati sulle patologie neurologiche trattate dal Servizio Sanitario Nazionale e le valutazioni espresse dalle Societa' Scientifiche del settore neurologico, come la Societa' Italiana di Neurologia (Sin), portano infatti a valutare in oltre 6.000 posti letto il fabbisogno di riabilitazione neurologica nel nostro Paese per pazienti con deficit funzionali a seguito di gravi lesioni del sistema nervoso.
Deficit fortemente invalidanti, che possono riguardare funzioni vitali come respirazione e deglutizione, e funzioni cognitive come perdita dell'uso del linguaggio, memoria e attenzione, disturbi della personalita' e del comportamento o depressione. A fronte di quadri clinici cosi' complessi, che richiedono approcci terapeutici multispecialistici in strutture adeguatamente organizzate dal punto di vista tecnologico e del personale, il Consiglio di Stato ha ribadito la necessita' di garantire a tutti questi pazienti il diritto di accedere a questa tipologia di cure contro le ripetute restrizioni ai ricoveri di neuroriabilitazione di alta specialita', giudicate illecite da numerose precedenti sentenze della giustizia amministrativa in base alle Linee Guida per la Riabilitazione del 1998 tuttora vigenti. Tra questi criteri restrittivi, in particolare, quello secondo cui avrebbero necessita' di neuroriabilitazione di alta specialita' solo i pazienti con grave cerebrolesione che hanno attraversato anche un periodo di coma.
"Un criterio che non e' supportato da alcuna evidenza scientifica - sottolinea Antonino Salvia, Direttore Sanitario della Fondazione Santa Lucia Irccs - Abbiamo pazienti con gravi deficit per lesioni del sistema nervoso che non hanno attraversato un periodo di coma, e viceversa pazienti che sono stati in coma, ma che non presentano deficit funzionali gravi da giustificare il ricovero in neuroriabilitazione di alta specialita'".
La sentenza del Consiglio di Stato arriva nel momento in cui il Ministero della Salute sta lavorando a un nuovo decreto per stabilire i criteri di appropriatezza per i ricoveri di neuroriabilitazione di alta specialita'. "L'auspicio - ha dichiarato Salvia - e' che con questa sentenza si possano ora produrre regole certe in un settore cosi' importante come la neuroriabilitazione. Chi presenta deficit funzionali a causa di una grave lesioni del sistema nervoso deve potersi avvalere di trattamenti di neuroriabilitazione di alta specialita', considerato il suo potenziale di recupero e superando i tanti criteri restrittivi che nel tempo si e' tentato d'introdurre in una pura logica di tagli anziche' di una efficace programmazione sanitaria che sappia armonizzare esigenze di bilancio con il diritto alla salute dei cittadini".
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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