Roma, 4 mar. - E' finalmente arrivato ed e' gia' a disposizione dei pazienti, al Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma, il secondo acceleratore lineare per la Radioterapia Vitalbeam, preceduto di recente dal "gemello" Truebeam, macchinari di ultima generazione di altissima precisione e velocita', in grado di ridurre notevolmente il tempo di esposizione alle radiazioni.
Ad inaugurare l'intervento di potenziamento del Reparto, venerdi' 8 marzo alle 11.30, saranno la Direzione ospedaliera e la Comunita' religiosa dei Fatebenefratelli, con il superiore generale fra Jesus Etayo, in occasione della celebrazione della Solennita' del Fondatore dell'Ordine, San Giovanni di Dio, ispiratore - da oltre 5 secoli - di un'opera di ospitalita' oggi presente in campo socio-sanitario nei 5 continenti, in 450 centri.
Grazie all'ingresso del secondo nuovo macchinario, si potranno trattare a dovere e con estrema precisione oltre 80 pazienti al giorno, permettendo cosi' all'Unita' di Radioterapia dell'Ospedale all'Isola Tiberina di non avere liste di attesa e di aprirsi alle necessita' di cura di tutto il Lazio: basteranno 1-2 minuti per trattamenti che prima ne richiedevano 15-20, e sara' dimezzata l'esposizione nei casi piu' complessi ad un massimo di 15 minuti, garantendo sempre al paziente sicurezza e accuratezza del trattamento. Per offrire un migliore servizio ai nuovi flussi, l'Ospedale ha gia' messo a disposizione dei pazienti (e di un loro accompagnatore), il servizio di navetta gratuita che collega il Nosocomio con le stazioni Fs e metro B di piazzale Partigiani e piazzale Ostiense, favorendo cosi' l'accesso alla Radioterapia.
I nuovi acceleratori - tra i piu' completi fra tutti quelli presenti nelle altre strutture di Roma - permettono trattamenti di radiochirurgia, radioterapia guidata da immagini, trattamenti con controllo della respirazione. Grazie ad una Tac 'on board' e' possibile verificare al millimetro la corretta posizione del paziente, visualizzare la neoplasia e colpire il bersaglio in maniera ancora piu' mirata, permettendo cosi' di preservare gli organi circostanti e di aumentare la percentuale di successo dei trattamenti. L'innovativa tecnica 'stereotassica' permette, poi, di aumentare la singola dose riducendo il numero di applicazioni. Minore durata dell'intervento, quindi, e minor numero di sedute. Per il tumore alla prostata, ad esempio, ne serviranno dalle 5 alle 20 anziche' le attuali 35-40.
"Con l'avvio del secondo acceleratore, la nostra Unita' aumentera' sensibilmente la sua capacita' di accoglienza, passando dai 700 nuovi casi l'anno a piu' di 1000", commenta Luca Marmiroli, direttore della Radioterapia del Fatebenefratelli all'Isola Tiberina.
L'ammodernamento tecnologico si inserisce in un piu' ampio progetto di ristrutturazione di tutta l'Unita' di Radioterapia, reso possibile grazie all'accesso dell'Ospedale ad Amethyst Radiotherapy, un network europeo di centri di radioterapia di alto livello con il quale l'Ospedale condivide i protocolli clinici, elaborati dal Comitato Scientifico Amethyst, che conta medici radioterapisti e fisici medici di fama internazionale.
(Comunicati)