Roma, 1 mar. - "Muoiono, a qualsiasi fascia d'eta', particolarmente in acuto, troppe persone che potrebbero invece salvarsi. La questione essenziale da considerare e' che se una morte puo' essere evitata deve essere evitata. La Sanita' nazionale ha posto, negli ultimi anni, rilevante attenzione dimensionale e di corrispettiva programmazione e governance sanitaria, alla patologia cronica, riservando alla patologia acuta, se non fosse per l'introduzione normativa della concezione e dei rispettivi criteri di operativita' inerenti la rete di gestione delle patologie acute tempo dipendenti prevista dal DM 70/2015, spazi a dir poco residuali, del tutto incongrui rispetto alla risposta di Sistema da dare alle esigenze obiettive, piu' drammatiche, della epidemiologia di settore". Mario Balzanelli, Presidente nazionale del SIS118 scende in campo per proporre, subito, l'istituzione di un Osservatorio Nazionale Permanente delle Morti Evitabili "La conseguenza di questa marcata asimmetria di 'presa in carico' complessiva istituzionale del problema delle morti in acuto, ha prodotto, quale unico risultato, che non si e' inciso in modo significativo sulla riduzione della 'mortalita' evitabile' in acuto, ossia su quella percentuale di morti che si verificano in situazioni improvvise che avrebbero potuto essere, a seconda dei casi, francamente o potenzialmente evitabili. I dati Eurostat 2015- evidenzia Balzanelli- documentano in Italia circa 52.000 morti/anno complessivamente considerate quali evitabili, pari al 32% della mortalita' totale annua rilevata".
"Se considerassimo le principali cause di mortalita' annua in acuto nel nostro Paese, quali, ad esempio, i 60.000 decessi dovuti ad arresto cardiaco improvviso, i 15.000 morti per trauma, i 60 morti circa per ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, una percentuale molto maggiore di questi eventi drammatici verrebbe registrata, con certezza, quale 'morte certamente evitata' se, a seguito di adeguate e piu' incisive strategie integrate di prevenzione interistituzionale, di interventi tempestivi ed adeguati di Primo Soccorso sui vari scenari da parte della popolazione (conoscenza da rendersi obbligatoria per tutti i cittadini delle manovre salvavita), di una risposta complessiva tempo dipendente uniforme e di eccellenza del Sistema dell'Emergenza, territoriale ed ospedaliero (che va riformato e potenziato con assoluta urgenza), la gestione complessiva di questi tragici eventi si verificasse secondo parametri complessivi di efficacia di Sistema sostanzialmente diversi da quelli che invece troppe volte, in un modo o nell'altro, purtroppo, anche a piu' livelli, sono oggetto di verifiche. Urge, pertanto, la realizzazione di un Osservatorio Nazionale Permanente delle Morti Evitabili nel nostro Paese, che auspichiamo venga ad essere istituzionalmente presieduto dal Ministro della Salute, Giulia Grillo, finalizzato a raccogliere e ad analizzare, in ambito multidisciplinare e multiprofessionale integrato, i dati epidemiologici, ad elaborare strategie adeguate e concertate di contrasto, a monitorizzare, con carattere di continuita', gli esiti degli interventi istituzionali mirati effettuati, ad abbattere, quindi, in modo assai piu' significativo, rispetto a quanto accade, come nuovo strumento di sicurezza nazionale, ed inedito 'avamposto di civilta'', la percentuale ancora cosi elevata, particolarmente in acuto, della mortalita' evitabile nazionale.
Confido nel Ministro Grillo e la SIS 118, qualora la proposta venga accolta, e' disponibile a fornire ogni contributo, per le parti di competenza, alla realizzazione ed alle molteplici attivita' ed iniziative estese alla popolazione dell'Osservatorio, che riteniamo possa diventare pietra miliare di una nuova svolta sostanziale di qualita' della nostra Sanita', a tutela istituzionale concreta, e prossima, della vita di tutti e di ciascuno", conclude Balzanelli.
(Comunicati)