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Diabete, il 65% dei pazienti e' over 65: convegno Ame
Roma, 1 mar. - Secondo gli ultimi dati Istat sono oltre 3 milioni 200 mila in Italia le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 5,3% dell'intera popolazione (16,5% fra le persone over 65). Dato in difetto dal momento che la diagnosi di diabete di tipo 2 arriva mediamente tra i 5 e i 7 anni dopo la sua presenza clinica e spesso casualmente. L'aumento dell'eta' media della popolazione e dell'aspettativa di vita sono strettamente connessi con la crescente prevalenza di diabete in tutto il mondo.
"La popolazione Senior e sui suoi bisogni sono uno dei capitoli del convegno '4th diabetes update', promosso dall'Associazione Medici Endocrinologi (Ame) che si apre oggi a Napoli", spiega Silvio Settembrini, specialista Malattie Metaboliche e Diabetologia, Asl Napoli 1 Centro e tra gli organizzatori del convegno. "Il diabete tipo 2 compare soprattutto dopo i 40 anni ma l'eta' di insorgenza si sta abbassando per la sempre maggiore diffusione dell'obesita' anche fra i piu' giovani. L'impegno- prosegue l'endocrinologo- e' quello di condividere i migliori interventi tra linee guida e pratica clinica per questa patologia che al Sud ha una prevalenza del 6,5% contro il 4,0% del Nord".
"Riuscire a gestire precocemente questa malattia, idealmente nella fase di prediabete, e' un primo obiettivo possibile solo controllando periodicamente la glicemia, in particolare nei soggetti sovrappeso od obesi, in chi soffre di ipertensione, chi conduce uno stile di vita sedentario o ha casi in famiglia. Un prediabete diagnosticato per tempo consente una riconversione alla normalita' attraverso un appropriato regime dietetico e lo svolgimento quotidiano di attivita' fisica e questo rappresenta un grande successo per il paziente, per lo specialista e per il SSN che vede svolto il suo ruolo piu' alto nella prevenzione e nella gestione migliore delle risorse", sostiene Settembrini.
"Nonostante il diabete mellito tipo 2 abbia un'alta prevalenza fra i soggetti anziani, e circa il 65% dei pazienti diabetici sia ultrasessantacinquenne- chiarisce Edoardo Guastamacchia, presidente dell'Associazione Medici Endocrinologi- il suo trattamento in questa popolazione rimane ancora non ben definito. È noto che la patologia diabetica accelera i meccanismi dell'aterosclerosi, dell'invecchiamento e quindi il rischio di fragilita' e disabilita'. È pertanto necessario fenotipizzare con accuratezza la condizione clinica del diabetico anziano fragile valutando il suo stato nutrizionale, cognitivo, socio-economico nel senso piu' ampio possibile. Solo una valutazione multidimensionale potra' suggerire una terapia 'normoglicemizzante' in grado di evitare la complicanza acuta piu' temuta e cioe' l'ipoglicemia, che avrebbe conseguenze catastrofiche in un paziente geriatrico. Sui Senior, i target glicemici di HbA1c da proporre possono essere meno rigorosi soprattutto nei pazienti che oltre alla malattia diabetica hanno altre patologie, deficit nutrizionali o cognitivi, disabilita' per i quali e' necessaria una notevole cautela nella prescrizione. Oggi abbiamo finalmente terapie che possono favorire risultati di assoluta efficacia e sicurezza che dovrebbero essere utilizzati in sostituzione di altri, ancora erroneamente ed ampiamente utilizzati: si tratta di farmaci innovativi e sicuri con scarsi effetti collaterali ed efficaci dal punto di vista della capacita' normoglicemizzante e nella protezione cardiovascolare quali, per esempio, glicosurici e GLP1-a", conclude Guastamacchia.
"Il convegno tratta altri temi di estremo interesse clinico e per i pazienti- completa Giorgio Borretta, S.C. Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, Cuneo- quali ad esempio gli aspetti terapeutici specifici in caso di cardiopatie molto frequenti nelle persone con diabete, alla luce delle nuove linee guida e delle evidenze di efficacia dei nuovi farmaci nella prevenzione di ulteriori complicanze cardiovascolari. Inoltre, approfondiremo le relazioni tra malattie del fegato e diabete e la sfera della sessualita' del maschio diabetico, di particolare impatto per la qualita' di vita dei nostri pazienti. Infine, ampio spazio alla possibilita' di curare l'obesita', che colpisce la larga maggioranza dei pazienti diabetici, proprio con alcune nuove classi di farmaci antidiabetici. E in conclusione, la parte dedicata alle ricadute su controllo di malattia e qualita' di vita, delle nuove tecnologie per la somministrazione di insulina e il controllo continuo della glicemia: innovazioni che agevolano la gestione della quotidianita', del tempo libero e dell'attivita' sportiva, limitando sensibilmente i vincoli cui i pazienti diabetici erano tenuti sino ad oggi".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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