Roma, 10 mag. - "L'intensificazione delle verifiche sulla regolarita' delle strutture e dei centri privati che erogano prestazioni mediche, e in particolare di Medicina Estetica nell'ambito delle attivita' di controllo condotte nel corso del 2019 e' da noi totalmente condivisa, prima di tutto in un'ottica di tutela della salute del pubblico, in secondo luogo perche' queste azioni posso scoraggiare il gravissimo fenomeno della pratica abusiva della professione medica, che danneggia i nostri pazienti e la nostra categoria. Questi punti sono stati al centro di un recente incontro fra il Generale Adelmo Lusi e il dottor Emanuele Bartoletti". Lo si apprende da una nota diffusa dalla Societa' Italiana di Medicina Estetica.
"La Medicina Estetica e' una branca della Medicina, chi la esercita deve essere in possesso dei titoli per erogare terapie,- precisa il comunicato- che sono cosa ben diversa dai trattamenti puramente estetici. Chi decide di ricorrere alla Medicina Estetica, per ristabilire il proprio equilibrio psico fisico deve sapere che gli occorre un Medico Estetico debitamente formato ed in possesso dei titoli e dei requisiti necessari a praticare le terapie proprie della Medicina Estetica. Appropriata deve essere, certamente, anche la sede dell'esercizio della Medicina Estetica, rigidamente regolata a norma di legge, tanto per quanto concerne l'ambulatorio medico quanto riguardo ai limiti d'azione del medico".
"Sime e', per cio', totalmente d'accordo con il Generale Adelmo Lusi,- prosegue SIME- sull'importanza fondamentale per la tutela della salute che le strutture mediche ove si pratica la Medicina Estetica siano idonee, quindi: in regola per autorizzazioni, requisiti igienico-strutturali, che i medici possiedano titoli abilitativi in relazione alle diverse specializzazioni. La Medicina Estetica non e' una specializzazione: esistono 2 scuole di formazione quadriennale gestite dalle societa' scientifiche di riferimento e master universitari. Molti Ordini Professionali dei Medici - Roma, Milano, Napoli, Palermo, Messina, Catanzaro e Vibo Valenzia - hanno istituito un registro dei medici estetici formati. La corretta formazione dei medici estetici e' gia' da se' garanzia di sicurezza nei luoghi di lavoro (adeguatezza dei sistemi antincendio,corretta applicazione della normativa sul fumo), attenta e corretta custodia e somministrazione dei medicinali, perche' un vero medico estetico sa di dover informare correttamente i suoi pazienti,consegna loro copia del diario clinico con le indicazioni sui medicinali impiegati nelle terapie ed ha il dovere di tenere la cartella clinica".
"Inoltre, il medico estetico opportunamente formato, conosce il valore delle apparecchiature del suo studio professionale, e' formato e segue di continuo corsi di formazione e di aggiornamento per essere sempre in grado di effettuare le appropriate terapie medico estetiche nel migliore dei modi. Per questo in uno studio di Medicina Estetica regolarmente accreditato, il regolare funzionamento delle apparecchiature medico-diagnostiche e lo smaltimento dei rifiuti sanitari sono pieno interesse del medico estetico. Se praticata correttamente, la Medicina Estetica non e' mai dannosa, anche se sempre di terapie mediche si tratta, con possibili complicanze, ma restituisce ai pazienti il loro equilibrio e, spesso,il loro ruolo sociale. Ed e' proprio in caso di complicanze che il medico estetico formato fa la differenza, perche' le conosce,sa come prevenirle, trattarle ed evitare che lascino danni permanenti. Indigna ed addolora, invece, constatare con il NAS e il Ministero della Salute come gli esiti raccolti abbiano nuovamente, ed in modo tanto esteso sul territorio Nazionale, evidenziato situazioni di irregolarita' causate principalmente dall'esercizio abusivo della professione sanitaria, dalla detenzione di farmaci scaduti di validita' e dall'erogazione di prestazioni mediche di svariate branche specialistiche in strutture prive di autorizzazione e in locali con carenze igienico-strutturali ed impiantistiche. Tutto cio' e' criminale e snatura la professione medica e non ha nulla a che fare con la vocazione e la deontologia professionale dei medici estetici opportunamente formati, in particolare non appartiene ai Soci SIME".
"Da piu' di 40 anni la SIME- sottolinea la Societa'- incoraggia e cerca di educare i pazienti ad un uso corretto della Medicina Estetica, che comincia col rivolgersi esclusivamente a medici che abbiano un percorso formativo specifico in medicina estetica. Questo e' il primo passo che devono compiere i pazienti i quali devono sempre farsi rilasciare e pretendere dal medico copia della cartella clinica che deve contenere: la specifica delle terapie eseguite e i riferimenti (lotto, scadenza...) dei medicinali o medical devices utilizzati. I non medici e i medici scorretti non seguono queste linee comportamentali ed etiche. Il Dottor Bartoletti ha avuto modo di discutere con il Generale Lusi, per quel che riguarda le apparecchiature non autorizzate, c'e' un mercato florido di apparecchiature a basso costo non valide e non autorizzate. Solo medici che usano queste apparecchiature o farmaci scaduti o filler di bassa qualita' possono erogare prestazioni a basso costo. Di queste persone e' bene non fidarsi".
"La Societa' Italiana di Medicina Estetica ribadisce la sua disponibilita' ad affiancare il NAS e il Ministero per controllare sedi non autorizzate o abuso della professione e si augura che il lavoro del NAS prosegua sempre con l'attenzione, la cura e l'abnegazione con il quale e' condotto e diretto, nella speranza che questa intensa attivita' possa scoraggiare quei non medici e quei medici che per puro tornaconto personale mettono a rischio la salute e la vita dei loro concittadini", conclude la nota.
(Comunicati)