Roma, 6 mag. - "Sto prendendo seriamente la questione: non solo ho chiesto al Consiglio superiore di sanita' un parere articolato su come approcciare la questione, ma ho chiesto anche di accelerare, perche' entro fine maggio vorrei riuscire a predisporre tutti gli atti necessari". Risponde cosi' il ministro della Salute, Giulia Grillo, interpellata dai giornalisti oggi a Roma sul caso di una donna morta al Policlinico Umberto I per una rara forma di cancro, il linfoma anaplastico a grandi cellule, che sembrerebbe collegato a un particolare tipo di protesi al seno, prodotta e diffusa da decenni dalla societa' Usa Allergan. La protesi le era stata impiantata 12 anni fa.
"La decisione o meno di ritirare dal commercio queste protesi- ha proseguito Grillo- verra' presa in base al parere che ci fornira' il Consiglio superiore di sanita' e, se dal punto di vista giuridico ci sara' questa necessita', chiederemo un parere anche al Consiglio di Stato". Il tema per il ministro e' "molto serio e, senza fare allarmismi perche' si parla di casi rarissimi, e' assolutamente corretto alzare l'attenzione e informare adeguatamente sia chi gia' ha avuto impiantata questa protesi sia chi, soprattutto, nel futuro abbia intenzione di farlo. Perche' per quanto il rischio sia basso, come per i farmaci, comunque esiste ed e' giusto che, specialmente quando si tratta di un intervento voluttuario- ha concluso- si sappia bene che puo' esserci anche questo rischio".
(Red)