Roma, 3 mag. - "È l'ennesimo atto discriminatorio nei confronti dei medici stranieri". Questa la denuncia del fondatore Amsi e consigliere Omceo di Roma, Foad Aodi, insieme al dipartimento Medici giovani Amsi. "Sono circa 1.000 i medici stranieri laureati e abilitati in Italia- spiega- che chiedono di sostenere l'esame di Ssm 2018-2019 effettuando la relativa iscrizione con riserva in quanto e' impossibile presentare il certificato di lingua C1 poiche' la prima data utile per sostenere la prova e' il 24 giugno (la relativa iscrizione all'esame si effettua dai 30 ai 40 giorni prima), e quindi inevitabilmente dopo il 21 maggio, data di scadenza dell'iscrizione all'esame di Ssm 2018-2019".
Questo disguido, continua la nota, "e' dovuto al fatto che e' il primo anno che viene richiesto il certificato di lingua per i cittadini extracomunitari e per questo motivo non si e' potuta conseguire la prova di lingua prima della scadenza del 21 maggio. Nei principi etici della medicina si parla di umanesimo ed eguaglianza e noi non vogliamo sentirci esclusi perche' non appartenenti alla cittadinanza italiana. Per cui- scrivono ancora i giovani medici Amsi- si ritiene necessario riformulare o integrare il bando tenendo conto delle diverse situazioni e garantire il diritto di accedere a tutti alla formazione".
"Noi gia' conosciamo molto bene la lingua italiana- dicono ancora- e' giusto conoscerla bene per poter esercitare in Italia, per questo chiediamo di sistemare prima i medici stranieri gia' residenti in Italia e non escluderli, e poi cercare medici stranieri dall'estero".
"Inoltre, chiediamo un incontro urgente con il ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca per trovare soluzioni urgenti e non escludere i medici stranieri- dichiara Aodi- In un momento in cui tutti stiamo affrontando il fenomeno carenza medici e chiediamo 10mila borse di specializzazione per tutti i medici giovani italiani - nessuno escluso - e stiamo combattendo il fenomeno della fuga dei cervelli, il precariato, la fuga dei medici dagli ospedali, bisogna rispettare i diritti di tutti non creare medici di serie A e serie B. Rivolgiamo per questo un appello al Governo italiano e al presidente della Fnomceo, Filippo Anelli" conclude Aodi.
(Comunicati)