(DIRE) Roma, 24 lug. - E' stato appena istituito nell'Universita' di Modena e Reggio Emilia primo in Italia insieme a quello istituito dall'Universita' dell'Insubria e sul modello degli Stati Uniti, un Master di I livello in Medical Humanities.
Il Master arriva infatti in un momento di difficolta' delle relazioni medico-paziente e mette insieme per la prima volta medici, pedagogisti, narratologi, insegnanti, assistenti sociali, personale paramedico e psicoterapeuti per attivare nuove competenze in grado di offrire un modello di prevenzione, diagnosi e cura che sia sempre transdisciplinare, per migliorare in maniera concreta la qualita' della vita del paziente e della sua famiglia.
"Dopo un secolo dedicato all'approfondimento delle conoscenze entro i confini di ciascuna disciplina - spiega il professor Stefano Calabrese, Direttore del Master e docente di Narratologia nel Dipartimento di Educazione e scienze umane dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia - con il terzo millennio e' divenuto chiaro che in futuro qualsiasi autentica innovazione, scoperta, miglioramento degli stili di vita e del benessere individuale deriveranno dalla transdisciplinarita'".
"Narrazioni e attivita' di storytelling - prosegue Calabrese - sono oggi il principale strumento di cura per trattare l'autismo o le malattie neurodegenerative - sindromi e patologie destinate a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni, e non e' un caso che in Gran Bretagna sia stata istituita la Reading Agency, un organo che promuove la salute e il benessere attraverso le storie, lette, ascoltate o immaginate e raccontate. Un territorio affascinante, alla cui esplorazione il Master in Medical Humanities contribuisce in modo autorevole".
I destinatari del Master e gli obiettivi per ogni categoria Il Master in Medical Humanities e' rivolto a un'utenza molto ampia: medici di base che vogliano acquisire competenze in grado di migliorare la lettura dei sintomi dei malati ricostruendo il contesto in cui la malattia e' comparsa; educatori e assistenti sociali cui oggi spetta il compito cruciale di assistere da un lato, e di includere dall'altro i malati in un tessuto sociale attivo; agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie, sempre piu' sollecitati a migliorare la condizione di persone con disabilita' fisiche o cognitive; al personale infermieristico e paramedico, per svolgere al meglio i propri compiti assistenziali; psicologi e psicoterapeuti, affinche' possano contribuire al miglioramento della qualita' della vita in contesti di cura, malattia e disagio psico-sociale; familiari di lungodegenti e malati cronici, in particolare quelli affetti da malattie neurodegenerative in grado di mettere in serie difficolta' o addirittura sconvolgere l'esistenza di parenti e caregivers. Articolazione didattica. Per la prima volta a distanza e flessibile. La novita' del Master in Medical Humanities e' costituita dal fatto che l'offerta formativa e' erogata quasi completamente a distanza, cio' che consentira' anche a un insegnante o a un medico risiedenti in citta' molto distanti da Reggio Emilia di conseguire il titolo in Medical Humanities, con un solo breve soggiorno estivo presso l'universita' di Modena e Reggio Emilia per partecipare a una serie di laboratori per la sperimentazione e l'attuazione di specifici protocolli di assistenza.
I QUATTRO INDIRIZZI DEL MASTER IN MEDICAL HUMANITIES 1. L'indirizzo in Narrative medicine, che da un lato si occupa di deficit emozionali o socio-cognitivi (dall'autismo all'Alzheimer) attraverso strumenti narrativi quali la biblioterapia, i diari digitali, il visual storytelling, la robotica educativa, dall'altro di migliorare la relazione di cura, contestualizzando il processo terapeutico grazie alla conoscenza della storia personale del paziente.
2. L'indirizzo in Teatro di animazione in funzione terapeutica, costruisce e collaborazioni tra esperti del mondo dell'educazione, della formazione e della sanita' con esperti del teatro d'animazione e di figura per promuovere processi di inclusione e coesione sociale degli individui, dei gruppi e delle organizzazioni.
3. L'indirizzo in Metodologie didattiche innovative e medical humanities, che insegna a gestire la simulazione dei processi di cura, a organizzare ricerche qualitative in ambito sanitario e a progettare la formazione nei contesti di cura.
4. L'indirizzo in Tutorship in medicina, che insegna a identificare e orientare il cosiddetto paziente-formatore, a gestire attivita' di counseling e il cosiddetto debriefing riflessivo, cioe' la gestione dei processi di cura e il riconoscimento di eventuali errori una volta conclusi tali processi.
COME ISCRIVERSI AL MASTER IN MEDICAL HUMANITIES È possibile scegliere quanti e quali indirizzi frequentare dei quattro disponibili. Si puo' accedere con laurea triennale. Le domande di ammissione vanno inoltrate, esclusivamente via internet, collegandosi al sito www.mh.unimore.it o al sito www.unimore.it (seguendo il percorso servizi - servizi informatici - lo sportello ESSE3 procedendo con la registrazione) o alla pagina http://www.esse3.unimore.it/Home.do, entro le ore 12.30 di lunedi' 30 settembre. La selezione avverra' sulla base dei titoli dichiarati dal candidato/a all'atto della presentazione della domanda, che va corredata col versamento di un contributo spese di 25,00 euro non rimborsabili.
LE ISTITUZIONI COINVOLTE Il Master in Medical Humanities e' patrocinato dalla Societa' italiana di medicina narrativa (Simen) e dalla Societa' italiana di pedagogia medica (Sipem), ma e' nato in accordo con le principali istituzioni regionali e municipali interessate a questo ambito: dall'Assessorato alla Sanita' della Regione Emilia Romagna alla ASL di Reggio Emilia, dall'Associazione "La casa delle storie" all'Assessorato alla Istruzione del Comune di Modena.
(Wel/ Dire)