Roma, 16 lug. - Il San Camillo di Roma al centro di un botta e risposta tra Giulia Grillo e l'Anaao. Il ministro, parlando in tv, sollecitata da alcuni ascoltatori sulla situazione dell'ospedale della Capitale, e in particolare del Pronto soccorso, ha detto: "Oggi io non posso intervenire quando c'e' un'inerzia delle amministrazioni regionali perche' ci sono le autonomie. Se le cose non funzionano ci sono precise responsabilita' del presidente della Regione, che nel Lazio e' anche commissario, e del direttore generale. Questa cosa e' inaccettabile, ed e' in discussione nel Patto per la Salute".
A risponderle l'assessore alla Sanita' del Lazio, Alessio D'Amato: "Le parole del ministro Grillo sull'A.O. San Camillo sono frutto di disinformazione. Proprio nel momento in cui le pronunciava, presso l'Azienda ospedaliera San Camillo veniva portato a termine uno straordinario intervento di doppio trapianto di fegato in contemporanea, unico in Italia che esporremo clinicamente nei prossimi giorni. A testimonianza dell'assoluta eccellenza e qualita' dei professionisti del San Camillo che ogni giorno salvano la vita a centinaia di pazienti. Non servono capri espiatori bensi' servirebbe l'adeguamento del Fondo sanitario nazionale per almeno 10 miliardi portandolo al livello degli altri principali Paesi europei, migliorare la programmazione delle scuole di specializzazione visto che le Regioni sono costrette a investire risorse proprie per completare l'offerta formativa che spetta allo Stato ed infine pagare meglio i medici. Senza queste azioni il rischio e' quello di arrivare ad un collasso del Sistema sanitario". Per quanto riguarda poi "i maggiori poteri invocati dal ministro Grillo mi sembra in assoluta contraddizione rispetto al discorso che il Governo ha aperto sulle autonomie e che si intende fare nel nuovo Patto per la Salute". Per quanto riguarda il Lazio, infine, "posso dire, dati alla mano inconfutabili, che negli ultimi anni e' notevolmente migliorata la rete di emergenza-urgenza dimostrata dal raddoppio della sopravvivenza per coloro che sono colpiti da infarto e dal dimezzamento della mortalita' per coloro che sono colpiti da ictus le due principali patologie della rete tempo-dipendente".
Sul tema e' intervenuto anche Sandro Petrolati, Anaao Assomed San Camillo-Forlanini di Roma e coordinatore Commissione Emergenza Anaao Assomed: "Giulia Grillo, ministro della Salute, quando partecipa a trasmissioni dove si parla anche del nostro Pronto soccorso, ripete questo mantra. Ma i problemi del nostro Pa sono gli stessi di tantissimi altri Ps del Lazio e di tutta la Nazione. Pertanto gli attori che hanno ridotto i luoghi di emergenza in luoghi piu' simili a lazzaretti, sono tanti e vengono da lontano. Ma nessuno puo' sottrarsi alle proprie responsabilita' e dire che e' colpa sempre degli altri, anche quando si hanno rilevanti responsabilita' di governo. La situazione del nostro Ps e di tantissimi nel Lazio ed in tutte le altre regioni, e' drammatica. Forse oggi comincia ad essere percepito come un problema nazionale e non solo come uno scoop giornalistico sull'affollamento delle barelle. Forse invece di lanciare accuse reciproche, gli organi di governo regionali e nazionali dovrebbero considerare come affrontare le tante criticita' del Ssn che hanno condotto a questo declino. Forse e' il caso di ascoltare chi, come la Commissione nazionale Emergenza Anaao Assomed, ha proposto per cercare soluzioni ai tanti problemi. Le nostre proposte sono pubbliche gia' dal novembre 2018. Il recente 'decreto Calabria' ha iniziato a recepire alcune nostre istanze. Non e' ancora un cambiamento epocale, ma e' un passo avanti. Occorre farne molti altri. Senza chiedere la testa di nessuno ma lavorando insieme, ascoltando la voce degli operatori e degli utenti".
(Red)