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Epatite C, ancora da trattare tra i 230 e i 300mila pazienti. La Camera avvia una indagine conoscitiva
Roma, 3 lug. - Un'indagine conoscitiva sull'epatite C.
L'iniziativa e' della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ed e' stata presentata oggi a Montecitorio dalla Vicepresidente della Commissione, On. Michela Rostan. L'epatite C e' una patologia che l'Italia in linea con le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' si e' impegnata ad eliminare entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo manca l'ultimo e decisivo passo: individuare e indirizzare nelle strutture autorizzate le decine di migliaia di pazienti ancora da curare. In Italia la stima del numero di pazienti noti e non ancora noti, ancora da curare, si aggira attorno ai 230mila e i 300mila. Ne consegue che il trattamento di 70/80mila pazienti all'anno renderebbe raggiungibile l'obiettivo di eliminazione nel giro di 3 o 4 anni.
"Il 2019- dichiara Michela Rostan, Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera- e' un anno decisivo per questa battaglia. Anzitutto perche' i farmaci anti-epatite, che attualmente sono inseriti all'interno del fondo farmaci innovativi non oncologici, verranno progressivamente esclusi dal fondo stesso. Con il rischio di un piu' lento accesso ai trattamenti e un incremento delle complicanze. Considerato questo scenario abbiamo ritenuto opportuno avviare un'indagine conoscitiva che ci permetta, attraverso l'ascolto di esperti, pazienti e addetti ai lavori, di tracciare un quadro chiaro e ben definito dello stato della patologia in Italia, con l'obiettivo di mettere in campo poi tutte le iniziative necessarie affinche' l'eliminazione dell'epatite C non sia uno spauracchio, ma un obiettivo effettivamente raggiungibile. È un impegno che il nostro Paese ha preso, una necessita' di salute pubblica ma anche un'opportunita' di risparmio per il servizio sanitario nazionale. La mancata cura- sottolinea la Vicepresidente della XII Commissione- determina infatti conseguenze dirette anche per le casse dello Stato: meno si investe, meno si cura, piu' il servizio sanitario sara' costretto a spendere per curare complicanze evitabili". Ma il primo passo, e' appunto, quello dello screening e del linkage to care, cioe' tutte le attivita' di informazione, sensibilizzazione necessarie poi per consentire, concretamente, l'accesso alle cure a tutti i pazienti ancora da trattare.
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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