(DIRE) Roma, 28 giu. - È stato un "evento storico" il Consiglio congiunto che ieri, a partire dalle 18, ha riunito l'Ordine dei Medici di Roma (OMCeO) e l'Ordine degli Avvocati della Capitale. All'ordine del giorno la questione delle richieste temerarie di risarcimento per presunti fatti di malasanita', spesso "legate ad associazioni che favoriscono questo tipo di denunce tra i cittadini", ha detto Antonio Magi, presidente OMCeO Roma, parlando con l'agenzia Dire.
L'incontro con Antonino Galletti, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, ha affrontato questo tema con l'obiettivo di "risolvere le problematiche comuni che ledono la professionalita' di entrambe le categorie", ha continuato. Dal lato medico, infatti, "queste pratiche non aiutano il rapporto medico-paziente tanto che quest'ultimo rischia di essere visto non solo come persona che ha bisogno di aiuto ma come la potenziale controparte conflittuale. È un problema grave che va superato".
Dall'altro lato, gli avvocati devono superare "il patto quota lite, un accordo per cui quando si vince la causa, il compenso dell'avvocato e' parte del risarcimento. Una pratica- ha aggiunto Magi- del tutto vietata dal Codice deontologico della categoria". Un avvocato "serio", infatti, "stabilisce una parcella poiche' il risarcimento e' di colui che ha subito il danno. Inoltre- ha continuato il presidente dell'Omceo Roma- se la causa viene persa, queste societa' spesso non parlano delle spese che i cittadini dovranno sostenere. Di fatto li truffano".
Inoltre, con la legge 24/2017 "non e' previsto per il medico un risarcimento dei danni professionali" e questo fa si' che "i professionisti non svolgano piu' il loro lavoro in maniera serena". Un medico con abitazione diversa dalla residenza, "quando gli arriva una raccomandata si preoccupa fino al punto che quando il portiere lo informa che e' una raccomandata dell'Agenzia delle Entrate diventa paradossalmente un fatto positivo", ha scherzato il presidente. E anche quando "i medici devono portare a termine una operazione, adesso si preoccupano molto di piu' del rischio che corrono. E questo non e' un bene. Pero' poi si continua a parlare di carenza di specialisti", ha concluso Magi.
(Red/Dire)